In occasione della festa patronale di Saint-Germain celebrati i venticinque anni di sacerdozio di don Claudio Perruchon
La festa patronale di Saint-Germain sabato scorso, 31 luglio, è stata l'occasione per ricordare insieme il 25esimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di don Claudio Perruchon, avvenuta il 7 settembre del 1996 nella Cattedrale di Aosta. La comunità ha abbracciato virtualmente l’enfant du pays, che in genere non manca di tornare per il Patrono ma che quest'anno ha anche presieduto la Messa solenne, affiancato da don Andrea Marcoz, parroco di Châtillon, mentre don Alessandro Cavallo, parroco di Montjovet e di solito presente, non ha potuto partecipare a causa di un'altra celebrazione. «Il programma è stato quello degli altri anni - spiega don Andrea Marcoz - anche se è mancato il pranzo insieme, a cui anche quest'anno abbiamo dovuto rinunciare. È stata l'occasione per festeggiare don Claudio, che abbiamo invitato a presiedere la Messa». Al termine della celebrazione, è stata impartita la tradizionale benedizione dei bambini e il gruppo alpini, con la capogruppo Dominique Vallet, ha deposto una corona ai piedi del cippo che ricorda i Caduti, mentre il sindaco di Montjovet Jean-Christophe Nigra ha suonato "Il silenzio" con la tromba. Durante la celebrazione, la cantoria ha scelto canti dedicati al cammino: «Abbiamo pensato a brani che parlino del camminare con il Signore, proprio in riferimento al percorso compiuto da don Claudio - spiega il direttore del coro Marco Fogato - e come canto finale "Madonna nera" per chiedere la benedizione della Vergine Maria». Don Claudio Perruchon, che lo scorso ottobre ha anche compiuto i vent'anni di missione pastorale a Pont-Saint-Martin, ha dedicato l'omelia al ricordo della figura di San Germano. «La nostra parrocchia - spiega - è nata dal fatto che il corpo del santo nel quinto secolo è passato di qui, nella strada di ritorno da Ravenna, dove è morto per difendere i Bretoni dal generale romano Ezio, verso Auxerre». La comunità parrocchiale ha poi consegnato a don Claudio un ricordo: un dipinto su legno della Madonna, che don Andrea Marcoz aveva acquistato al Santuario di Oropa.