Rencontre valdôtaine a Arnad
Sono aperte fino a venerdì 20 agosto le prenotazioni per la ritrovata Rencontre valdôtaine, che nel 2020 ha dovuto essere rinviata a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus. L'appuntamento annuale, che da 45 edizioni è punto di incontro fra i valdostani all'estero e quelli in Valle d’Aosta, si terrà domenica 22 agosto ad Arnad, in località La Keya, dove si svolgerà anche la tradizionale Festa del lardo. Sono attesi fino ad un massimo di 250 partecipanti, tutti previa prenotazione al numero telefonico 347 8374217 e muniti di Green pass. Ieri, venerdì 6 agosto, hanno fornito indicazioni per la festa e numeri sulla situazione dell'emigrazione valdostana il presidente della Regione Eric Lavevaz, il sindaco di Arnad Pierre Bonel, introdotti da Alessandro Celi, in veste di coordinatore del progetto "Mémoire de l'émigration", e con l'intervento della ricercatrice Michela Ceccarelli, autrice del volume "Emigrés 2.0 Valdostani nel mondo". «La manifestazione ha dovuto essere rinviata di un anno a causa del confinamento per il Covid - ha ricordato il presidente Erik Lavevaz - ma lo storico legame tra Valdôtains du pays ed émigrés si è rinforzato ulteriormente. Penso in particolare ai giovani emigrati, vero legame fra il nostro passato e il futuro».
I giovani all'estero
Una testimonianza è stata portata da Sonia Agnesod, rientrata dalla Colombia a Lillianes per le vacanze, e attraverso 2 video di Valentina Cutano, che da Cogne si è trasferita a Praga, e di Mihail Asiatici, partito da Charvensod alla volta di Vienna. «La Valle d’Aosta risulta essere la regione con il tasso di emigratorietà più elevato a livello nazionale. - rifersice Michela Ceccarelli - Gli esperti definiscono i numeri ormai preoccupanti: Al 1° gennaio 2020, i valdostani all’estero iscritti all’AIRE sono 6.965 e i giovani risultano qualificati e competenti, con dottorato e uno o più master. Partono per motivi personali, senza una rete d'appoggio nel Paese d'arrivo, ma in un mondo in cui è più facile viaggiare e, almeno per loro, le frontiere sono permeabili. L'identità è invece più fluida rispetto al passato, un’identità transnazionale. La Rencontre è importante, nella speranza di creare una "brain circulation", una messa in circolazione di cervelli per una migrazione sana e virtuosa, dove le uscite siano compensate da rientri».
Il programma
La Rencontre, domenica 22 inizierà alle 9 con l'accoglienza dei partecipanti sulle note del Corps philharmonique d’Arnad a La Keya, dove il gruppo etnografico Travail d’In Co proporrà una dimostrazioni dei lavori di una volta. Alle 10 il parroco don Ugo Nicco celebrerà la messa all'aperto e alle 11 sarà la volta dei discorsi delle autorità, dopo il disvelamento della targa commemorativa, la benedizione e la deposizione di una corona in ricordo degli émigrés. Seguiranno un aperitivo in musica e il pranzo, sotto 2 padiglioni aperti. Dalle 14 un trenino porterà al Château Vallaise, dove sarà spostata la mostra "Les Valdôtains dans le monde, hier et aujourd’hui", ora nella Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” ad Aosta, ma per l'occasione arricchita con nuovi pannelli sugli émigrés degli ultimi decenni. Poi la gita proseguirà verso Maison Bertolin, per una degustazione di prodotti tipici, alla chiesa parrocchiale dedicata a San Martino e quindi alla cave-restaurant La Kiuva.