In Valsavarenche sulla strada reale di caccia

In Valsavarenche sulla strada reale di caccia
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Partenza: villaggio di Fenille (1304 m)

Arrivo: casa reale di caccia di Orvieille (2168 m)

Dislivello: 900 m circa complessivi.

Lunghezza: 25 km circa complessivi

Tipo bicicletta: mountain bike, e-mountainbike

Difficoltà: MC = per cicloescursionisti con media capacità tecnica

Carta dei sentieri 1:25000 n. 9, Valsavarenche, Gran Paradiso, L’Escursionista editore.

Da Villeneuve si prosegue per Introd, quindi si segue la strada regionale 23 della Valsavarenche fino a Fenille, dove si può parcheggiare l’auto. Si attraversa il ponte sul Savara e si imbocca la strada sterrata lungo il torrente. Un cartello racconta la storia di Fenille, un pugno di case in passato travolte da valanghe ed esondazioni del torrente.

Si procede lungo il Savara fino al ponte successivo, in corrispondenza del quale si prende la stradina asfaltata a destra, che aggira in salita il villaggio di Bois de Clin, grazioso e con edifici ristrutturati di recente. Si continua quindi ancora su sterrata lungo il torrente e dopo poco, in località Rovenaud, si incontra il Centro acqua e biodiversità del Parco del Gran Paradiso, aperto dal venerdì alla domenica di luglio e agosto, e nei fine settimana di settembre, è possibile accedervi solo con prenotazione della visita guidata (compresa nel prezzo di ingresso).

Si segue quindi per un breve tratto la strada regionale per rientrare sulla sterrata in corrispondenza di un altro ponte. In breve si giunge al villaggio di Vers Les Bois. Al di là del Savara si trova il capoluogo Dégioz con il centro visitatori del Parco. L’itinerario continua girando a destra su strada asfaltata e dopo un tornante, prima di entrare nel villaggio, si imbocca la vecchia strada reale di caccia (segnavia 8 - Orvieille): la si segue per circa 6 km. La vecchia mulattiera costruita per i carriaggi per le cacce di re Vittorio Emanuele II, è ampia e con un fondo ottimo per la bici. I numerosi tornanti (più di trenta) sono costruiti ad arte, con muretti a secco per regolare le pendenze, e permettono di salire e scendere con facilità anche in bicicletta.

Al termine del bosco di larici e abeti si apre una radura con la casa di caccia. Fatta costruire da re Vittorio Emanuele II nel 1862, è stata ricostruita dopo che una valanga l’aveva danneggiata nel 1982 ed è attualmente adibita a casotto dei guardaparco. Poco oltre la vista si apre sul massiccio del Gran Paradiso e sul Ciarforon, con la Grivola che incombe a ovest, mentre a nord il panorama è dominato dal Mont Velan e dal Grand Combin. Per il ritorno è consigliabile utilizzare l’itinerario di salita e non il sentiero dell’Alta Via 2 che scende a Eaux Rousses, più stretto e sempre frequentato da escursionisti.

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