A Valtournenche e al Breuil il gran finale del 24esimo del Cervino CineMountain
Si conclude oggi, sabato 7 agosto, la 24esima edizione del Cervino CineMountain, il festival cinematografico della montagna più alto d’Europa. Alle 21 nella piazzetta delle Guide di Valtournenche vengono velati i vincitori degli Oscar del Cinema di Montagna 2021 scelti tra i 51 film in concorso: inoltre verranno premiate anche le pellicole appartenenti alle altre due categorie in gara, il Concorso Internazionale e il CineMountain Kids.
La serata termina con una rievocazione dei monti del passato, quelli più intimi, vissuti e impressi sulla celluloide dei filmini amatoriali, realizzati con pellicole italiane prodotte dall’azienda ligure Ferrania che per l’occasione ha aperto i suoi archivi. “Un patrimonio immenso che racconta la storia del cinema italiano - da Pasolini a Rossellini, da Fellini a Lattuada - e soprattutto il nostro paese nella sua vita quotidiana, immortalata nelle immagini in movimento di migliaia e migliaia di cineasti amatoriali”, sottolinea l’organizzatore della manifestazione Luca Bich. Ad accompagnare questo viaggio audiovisivo e un po’ malinconico, tra le cose che non ci sono più, le parole di Gabriele Mina, antropologo e curatore del Ferrania Film Museum, e Alessandro Bechis, oltre alle musiche di Donato Stolfi e Manuel Pramotton. La giornata conclusiva del Cervino CineMountain inizia però in via Carrel a Breuil Cervinia, dove alle 11 è in programma l’ultima matinée di quest’edizione del festival. Il titolo è “Ballata per il tempo sospeso” con Nathan Paulin, il ventisettenne funambolo francese autore di decine di memorabili imprese sulla sua highline. Al pubblico Paulin regala un’inedita camminata sospesa sulla via centrale del Breuil che termina, una volta sceso a terra, con il racconto della la sua filosofia del tempo sospeso, da un’estremità all’altra della fune.
La rassegna cinematografica si era aperta sabato scorso, 31 luglio, alla piazzetta delle Guide di Valtournenche con le note avvolgenti del violino di Michele Mammoliti accompagnate dalla danza verticale di Antoine Le Menestrel. Domenica 1° agosto il meteorologo Luca Mercalli - alla presenza di un folto pubblico - aveva presentato il suo ultimo libro “Salire in Montagna”, mentre in serata si era svolto l’incontro sull’arrampicata dal titolo “Pour aller au-delà”. Lunedì 2 gli ospiti del festival sono stati Pietro Crivellaro, l’alpinista Catherine Destivelle e l’ex presidente del Cai Roberto De Martin: i tre insieme hanno disquisito del personaggio di Quintino Sella, mentre la giornata si è conclusa con lo spettacolo di danza “Bonatti je t’aime” dedicato alla figura del grande alpinista, sempre di casa sotto la Gran Becca. Mercoledì 4 Alberto Milesi di Borgate dal Vivo ha intervistato l’autore di “Nel tempo di mezzo” Marcello Fois, giovedì 5 si sono raccontati insieme l’alpinista di Valtournenche Hervé Barmasse e la primatista mondiale di apnea Alessia Zecchini, che nonostante le diversità di contesto hanno saputo trovare le affinità tra discipline completamente diverse. Nella giornata di ieri, venerdì, la voce principale del festival è stato invece il giornalista di La Repubblica Leonardo Bizzaro, che ha dialogato con Fabrizio Torchio e il direttore di Skialper Claudio Primavesi. In mezzo altri tantissimi ospiti, dall’ex premio Strega Paolo Cognetti ai campioni di paraclimbing Simone Salvagnin e Urko Carmona Barandiaran, che hanno animato le giornate e le serate della vallata del Cervino.
“Siamo molto soddisfatti dei riscontri che abbiamo avuto - sottolinea Luca Bich, che insieme a Luisa Montrosset dirige il festival - e parlo sia in termini qualitativi che quantitativi. Abbiamo avuto ospiti di grande spessore capaci di portare gente alle nostre matinée o alle serate al centro congressi. Abbiamo avuto diversi “sold out”, a riprova che i frequentatori di Valtournenche - e non solo - apprezzano le iniziative che proponiamo e pure i film in concorso”.