A Edelboden Inferiore un B&B innovativo e a impatto zero
Quale miglior luogo per fare incontrare cibo a chilometri zero, benessere e sostenibilità che una località montana a 1.630 metri ai piedi del Monte Rosa? E’ il caso del B&B Alchemilla a Edelboden Inferiore di Gressoney-La-Trinité di proprietà di Giulia Perolini, osteopata, dove non solo i servizi offerti ma la stessa architettura rispettano l’ambiente e rispondono ai criteri di una vacanza eco-green, tendenza ormai consolidata nell’ospitalità. Ne è convinta anche Tiziana Monterisi, architetto che ha firmato il progetto, specializzata in bioedilizia e co-fondatrice di Ricehouse, società che trasforma i sottoprodotti dell’agricoltura in materiali edili al 100 per 100 naturali. «Soggiornare in un edificio costruito con materiali naturali rappresenta un’esperienza unica, da cui tutti i sensi traggono giovamento. - dichiara Tiziana Monterisi - È scientificamente provato che vivere in un luogo privo di composti organici volatili e formaldeide rigenera il corpo in soli 3 giorni. Un habitat senza agenti inquinanti migliora sensibilmente la qualità della vita e l’umore».
Alchemilla - si chiama così dal nome di una pianta medicinale -, inaugurato a dicembre 2019, è stato interamente realizzato secondo i principi della bio-architettura. La costruzione portante è in legno. La paglia di riso è stata utilizzata per la coibentazione, sia per le pareti verticali, interne ed esterne, sia per l’isolamento del controterra e del tetto. Tutti gli intonaci interni sono a base di calce e lolla o argilla e pula, mentre quelli esterni sono a base di calce e lolla.
Il bed and breakfast è, inoltre, a energia zero: non emette anidride carbonica, anzi la compensa grazie all’impiego di materiali biocompostabili e biodegradabili, che a fine vita non andranno a impattare sull’ambiente. Tutte le imprese che hanno collaborato al progetto sono locali, proprio per sostenere l’economia del territorio. Alchemilla si sviluppa su due livelli: al piano terra il B&B, di sole 3 stanze, che ha recentemente aderito all’iniziativa “Coccola un valdostano”, mentre al piano superiore vivono la proprietaria con il marito Hervé Jaccond, guida alpina e maestro di sci, e i loro quattro figli Christel, Margot, Arnaud e Jöelle.