La Cogne Acciai Speciali non rinnova il contratto al direttore del personale Pier Maria Minuzzo

La Cogne Acciai Speciali non rinnova il contratto al direttore del personale Pier Maria Minuzzo
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E’ uno dei miracoli della Valle d’Aosta contemporanea. La Cogne, la più importante azienda privata della regione, decide di risolvere il rapporto di lavoro con il suo direttore del personale, l’aostano Pier Maria Minuzzo, e per contro la Finaosta lo designa subito come nuovo amministratore unico di Progetto Formazione, per il prossimo triennio e con un compenso annuo di 50mila euro.

Alla Cogne dal 2004, entrato come consulente per le relazioni con la stampa, Pier Maria Minuzzo ha scalato negli anni la gerarchia della storica azienda, che conta attualmente 1.050 dipendenti, fino ad essere nominato nel 2015 responsabile delle risorse umane e delle relazioni esterne e industriali. Tra le sue iniziative più note le attività estive e ludiche per i figli del personale e il rilancio della Scuola Cogne, già eccellenza della formazione professionale in Valle d’Aosta, diventata Cogne Academy.

Sconosciuto è il motivo che ha indotto la Cogne a non rinnovare il contratto di lavoro di Pier Maria Minuzzo dopo oltre 16 anni. Le voci sono parecchie ma tutte non confermate. Si parla di presunti contrasti con la proprietà, attualmente rappresentata ad Aosta dall’amministratore delegato Eugenio Marzorati, oppure di difficili rapporti con le Organizzazioni Sindacali, ma si tratta appunto di voci.

Il fatto è che al centralino della Cogne chiedendo di Pier Maria Minuzzo la risposta è lapidaria: «Non lavora più qui». Eppure stiamo parlando del responsabile del personale di un’azienda molto nota e nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in merito. Si è comunque appreso da fonti ufficiose che il mancato rinnovo ha decorrenza dal prossimo novembre e che Piermaria Minuzzo sta usufruendo delle ferie non godute.

Nel frattempo però è arrivata la Finaosta che nella giornata di giovedì scorso, 29 luglio, sicuramente con il placet dell’Amministrazione regionale, lo ha indicato durante l’assemblea dei soci come nuovo amministratore unico di Progetto Formazione - Projet Formation, la società consortile istituita nel 1997 per la gestione delle attività di formazione professionale. Una nomina frutto delle candidature - non numerose - presentate alla Finaosta fino al 16 giugno, con i termini successivamente riaperti sino al 16 luglio, non si sa per quale ragione.

Progetto Formazione - che conta oltre 20 dipendenti - era “governato” nell’ultimo triennio da un consiglio di amministrazione scaduto a giugno e formato dal presidente Matteo Fratini e dai consiglieri Amina Bodro e Ruggero Meneghetti. Matteo Fratini ha svolto 2 mandati da presidente e proprio nei giorni scorsi è stato designato dal sindaco di Aosta Gianni Nuti al vertice dell’APS (vedi servizio a pagina 18), l’Azienda comunale pubblici servizi, che peraltro il noto consulente del lavoro di Aosta conosce bene visto che è consigliere di amministrazione uscente, insieme alla vice-presidente Antonella Barillà e al presidente Antonio Carlo Franco, entrambi non riconfermati. Per Matteo Fratini i 6 anni trascorsi alla guida di Progetto Formazione - Projet Formation parlano di un risanamento globale e di un’attuale situazione di sicurezza economico finanziaria importante, tanto da avere lasciato la società in ottima salute.

Giovedì anziché un consiglio di amministrazione di 3 membri, come avveniva in passato, è stato designato il solo amministratore unico di Progetto Formazione, in conformità delle nuove indicazioni dell’Amministrazione regionale per la semplificazione degli organi di governo delle partecipate. Una scelta che a qualcuno ha fatto storcere il naso, soprattutto per la mancata rappresentatività delle categorie economiche e sindacali.

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