Courmayeur, un mese di luglio terribile per il turismo “Meglio ad agosto, ma non c’è ancora il tutto esaurito”
Il mese di luglio che si chiude oggi, sabato, non lascerà rimpianti a Courmayeur. Poca gente e tempo incerto hanno fatto sì che la stagione estiva 2021 - quella della ripartenza - stentasse a decollare. Gli operatori turistici del Monte Bianco intervistati da La Vallée Notizie sono unanimi nel bocciare luglio e nel sperare che ad agosto le cose vadano meglio.
“Noi abbiamo lavorato perché il nostro ristorante è conosciuto, però è indubbio il calo rispetto al 2020. - ammette Paola Olla del Ristorante Chalet Plan Gorret e che dal 2020 gestisce pure l’Hotel Stella del Nord a Dolonne - A luglio, nei servizi di pranzo, abbiamo avuto decisamente meno gente rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La sera, grazie a Dio, le cose vanno meglio. Ad agosto il problema non si pone: le prenotazioni sono buone e speriamo che il tempo sia clemente, soprattutto considerato che sarà un periodo dell’anno cruciale per il nostro settore”.
A cosa è dovuto, secondo lei, il calo registrato in quest’ultimo mese? “Abbiamo avuto meno seconde case aperte rispetto al passato. Parlo per il nostro ristorante, chiaramente: sono mancati i clienti che nel 2020 hanno trascorso l’estate qui e che invece quest’anno, forse, hanno scelto il mare. Io sono sarda, ho amici che hanno attività commerciali sull’isola e mi dicono che lì la stagione sta andando alla grande”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Ferruccio Truchet dell’Hotel Pavillon. “E’ stato un mese decisamente al di sotto delle aspettative: mi aspettavo una mole di lavoro come quella del 2020, forse addirittura qualcosa di più, e invece non è stato così. Abbiamo tante persone dal venerdì alla domenica, su settimana invece è l’esatto contrario. Si è tornato a vedere qualcuno, anche degli stranieri, per il Tour du Mont Blanc, ma sono cifre non paragonabili a quelle di prima. Per agosto le prenotazioni ci sono, tuttavia abbiamo ancora disponibilità. La mia sensazione è che rispetto all’anno passato la gente abbia scelto il mare e messo da parte la montagna: i protocolli di sicurezza in riviera, quest’anno, sono infatti meno rigidi rispetto al passato”.
Marcella Biondi, di Chalet Val Ferret, imputa il calo della clientela soprattutto alle bizzarie climatiche. “Io magari non faccio testo, lavoro a 1.800 metri di quota e non in centro a Courmayeur, però devo dire che la meteo ha pesato parecchio sul bilancio di questo mese. Avevo gente che mi prenotata da un fine settimana all’altro e poi al giovedì disdiceva perché le previsioni non erano buone. Speriamo che ad agosto il clima sia più stabile, anche perché - in un certo senso - i temporali agostani li abbiamo già visti in questa prima parte di estate”.
In controtendenza Alessio Berthod, storico referente Adava per Courmayeur e gestore dell’Hotel Berthod. “I dati di luglio sono simili a quelli dello scorso anno. Agosto? Speriamo in bene, ma non sono ottimista. La questione Green pass è l’ennesima tegola che ci è caduta tra capo e collo, se mi passate il termine è un “casino inenarrabile”. Ho ricevuto disdette da parte di famiglie dove magari una sola persona non è ancora vaccinata, con queste regole il Governo ci rende la vita impossibile. Già era complicato prima, adesso non so davvero che termine usare. Il mio hotel non ha il ristorante, però per le colazioni dovrò chiedere comunque il lasciapassare ai miei clienti. Peraltro, come albergatore, sono comunque già obbligato a chiedere i documenti agli ospiti, però quelli dei bar e dei ristoranti cosa faranno? Mi sembra paradossale che si diventi dei controllori, il nostro lavoro è un altro”.
Alessia Di Addario, attuale Assessore alla Cultura, Istruzione e Politiche Sociali di Courmayeur, è pure un’albergatrice - con la sorella Lorenza gestisce il Crampon - e condivide con i colleghi le perplessità di questa estate 2021 che stenta a decollare. “E’ indubbio che questa stagione estiva sia partita a rilento rispetto alla precedente. I primi 10 giorni di luglio praticamente non sono esistiti, abbiamo iniziato a lavorare nel fine settimana del Gran Trail Courmayeur. Poi, come sempre, le condizioni del tempo sono fondamentali: se fa bello c’è più gente e siamo pure più positivi. Per agosto le sensazioni sono discrete, non siamo completi ma la stagione - in un modo o nell’altro - la faremo. Come Amministratore mi sento di dire che bisogna avere pazienza: spero che i vaccini proseguano e la situazione sanitaria torni a essere normale. Il messaggio di speranza, a mio avviso, è il ritorno degli americani: non sono ancora i grandi numeri del passato, ma i gruppetti di dieci, dodici turisti che abbiamo avuto fanno sperare per il futuro”.