Marcello Distrotti, mediano e anima dei Veterani dell’Aosta
Si celebrano oggi, sabato 31 luglio, alle 9 nella chiesa parrocchiale di Saint Maurice a Sarre i funerali di Marcello Distrotti, ottantatré anni, uomo conosciuto in tutta la Valle d’Aosta per il suo lavoro da bancario al San Paolo e la sua passione per il calcio.
Nato il 28 giugno del 1938 ad Aosta, Marcello Distrotti è cresciuto nella zona della chiesa di Saint Etienne: lì, con i suoi coetanei, iniziò a dilettarsi nel gioco del pallone, diventando ben presto il mediano della squadra giovanile del Santo Stefano. Mentre ad altri ragazzi il football monopolizzava le giornate, per Marcello la priorità era la scuola. Dopo il diploma da ragioniere ottenuto al Manzetti e il servizio militare nel corpo degli Alpini - si congedò come Tenente - si aprirono per lui le porte del San Paolo: assunto come impiegato, si dimostrò ben presto persona affidabile e disponibile. Così, nello spazio di pochi anni, Marcello Distrotti scalò le gerarchie dell’istituto torinese, diventando - a poco più di trent’anni - il funzionario più giovane della banca e meritandosi pure un articolo su Il Sole 24 Ore. Cassiere e poi direttore di filiale in corso Battaglione Aosta e in piazza Chanoux ad Aosta, lavorò per tanti anni pure a Courmayeur e a Torino.
Per la sua carriera lavorativa abbandonò - a malincuore - quella sportiva, che però riprese nel 1968. Con l’Aosta Veterani fu un colpo di fulmine: vestendo la maglia rossonera Marcello Distrotti tornò a essere il mediano con una buona tecnica che sapeva impostare l’azione. Per 25 anni - fino al 1993 - ha fatto parte della squadra e ha giocato tantissime edizioni della Coupe de l’Amitié, il torneo di calcio per Veterani che vedeva sfidarsi formazioni di Italia, Austria, Svizzera, Francia e Germania. Nel 1976 ad Aosta e nel 1979 a Parigi ebbe l’onore di vincere il torneo come giocatore, mentre nel 1989 a Ginevra fu l’ultimo presidente dell’Aosta ad alzare il celebre trofeo.
L’Aosta Veterani non era solo calcio, ma pure famiglia: naturale quindi che Elisa Gambaretto, la donna che aveva sposato il 2 settembre del 1965, ne facesse parte. Elisa insieme alle altre mogli era solita seguire la squadra nelle trasferte o nell’organizzazione dei tornei nel capoluogo regionale. Lo sport, in questo caso, abbracciava anche l’amicizia e la solidarietà.
Amante della montagna - aveva scalato tutti i Quattromila valdostani - nel 1973 aveva lasciato Aosta per trasferirsi a Sarre. In pensione dal 1992, negli anni della vecchiaia aveva aiutato i figli Sabrina, Riccardo ed Elena a crescere gli adorati nipoti: Massimo ed Eleonora Paganin, figli della primogenita; Ines e Francesco Distrotti, i bambini di Riccardo; Matilde ed Edoardo Guichardaz, i bimbi di Elena.
Marcello Distrotti, che da quindici anni lottava con un tumore, si è spento giovedì scorso, 29 luglio, all’Hospice dell’Ospedale Beauregard di Aosta.