Il Comune di Aosta vanta 34 milioni di crediti che non ha mai riscosso

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Il Comune di Aosta ha 34 milioni di crediti da riscuotere. La cifra esorbitante è emersa durante il Consiglio convocato mercoledì 28 e giovedì 29 luglio. A sollevare la spinosa questione è stato Renato Favre di Forza Italia che ha citato una relazione della Sezione controllo Corte dei Conti datata 2018.

La Corte dei Conti:

«Elevata massa creditoria»

I magistrati contabili rilevavano «La presenza di criticità in ordine alla gestione dei residui, sia attivi che passivi. Per i primi, la Sezione reitera la preoccupazione per l’elevata massa creditoria (euro 34.257.038,78, di cui euro 22.130.617,37 derivante da esercizi precedenti a quello di competenza)». Inoltre «Il campionamento eseguito su alcuni residui attivi derivanti da esercizi precedenti all’anno 2014 ha mostrato una limitata capacità di riscossione e, in taluni casi, l’assenza di alcuna movimentazione contabile da un esercizio all’altro». È evidente che una simile mole di denaro non può essere attribuita semplicemente alle bollette delle servizio idrico non pagate. Ragion per cui Renato Favre ha osservato: «Avete scritto una delibera che più che recuperare i crediti predispone indirizzi per contenere il livello di morosità. Si fanno anche proposte di elevare il plafond a 5mila euro prima di stoppare i servizi, ma mi sembra un palliativo. Serve una riscossione coattiva e metodi di recupero crediti molto più persuasivi, tra i quali un Ufficio unico delle entrate».

A rispondere è stata la vicesindaca Josette Borre, secondo la quale «Oltre alla delibera sul Servizio idrico, il Comune, da qualche anno, si è dotato di una Banca dati unica delle riscossioni, strumento nato per renderle più efficienti. È ancora da migliorare molto, ma la strada è tracciata. Tutte le suggestioni riportate fanno parte anche del nostro Documento unico di programmazione che prevede l’Ufficio unico delle riscossioni. Il problema di fondo era l’organizzazione del personale ridefinendo l’area dirigenziale dei Servizi finanziari».

Le forze di opposizione:

«Numeri che spaventano»

Parole che non hanno convinto le forze di opposizione, tanto che Roberta Balbis di Rinascimento Valle d’Aosta ha commentato: «Sono numeri che fanno spavento, che non sarebbero ammessi in un’azienda privata. Non si può pensare che questa massa di morosità di sia accumulata in oltre un decennio senza mettere in atto delle azioni. Non è un tema di attualità ma che denuncia lacune precedenti, un’eredità pesante, ma ho sentito in risposta solo delle dichiarazioni di intenti».

Un’opinione condivisa da Paolo Laurencet di Forza Italia secondo cui «Serve un piglio diverso, non servono i computer della Nasa ma applicazione e un certo metodo che non ci sono stati, altrimenti i numeri sarebbero diversi. Continuate a dire che state facendo tante cose e mi auguro che questo avvenga, perché è il risultato che conta».

«L’impegno è di fare

chiarezza sui debiti»

Nella sua replica la vicesindaca Josette Borre ha ammesso che «Sinceramente, quando ho visto l’elenco dei condomìni morosi non ho dormito per qualche notte. Lo trovo vergognoso e inaccettabile. Qualcosa si sta muovendo, ma purtroppo servono ancora dei passaggi. La gestione di un Comune con migliaia di utenti su ogni servizio non si fa dall’oggi al domani. L’impegno è quello di far chiarezza sui debiti. È nostro intento procedere, e lo stiamo già facendo, a sanare il più possibile». Per Josette Borre si potrà affrontare e risolvere una situazione che pare fuori controllo grazie all’istituzione «Della Banca dati unificata e dell’Ufficio unico di riscossione assieme alla riorganizzazione della macchina amministrativa, che è stata avviata solo da appena 15 giorni, assieme al Piano assunzioni».

Dal canto suo Corrado Cometto, assessore ai Lavori pubblici eletto nella lista di Alliance Valdôtaine, aggiunge: «Ricordo che è stata questa Amministrazione ad avviare le iniziative di recupero di questi crediti insoluti. Intanto, sono partite le prime 100 lettere inviate ai debitori più grandi».

Stadio Puchoz, esposto

alla magistratura contabile
Il consigliere comunale di Forza Italia Paolo Laurencet ha informato giovedì scorso, 29 luglio, l'assemblea cittadina di Aosta in merito a un esposto che è stato presentato allaProcura regionale della Corte dei conti riguardante la gestione dello stadio Puchoz.

«Si contesta - ha detto Laurencet, tra i promotori della rinata società Aosta Calcio 1911 e di una petizione per restituire lo stadio al calcio - la mancata valorizzazione degli investimenti, o comunque spese, adesso capiremo se sprechi, fatti negli ultimi anno e non valorizzati perché lasciati comunque incompleti». Inoltre «Si contestano le ulteriori spese che vengono malcontate in 16mila euro per ripristinare lo status quo e si contestano e i mancati profitti che la struttura genererà perché in questo momento non è utilizzabile».

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