St-Pierre: le motivazioni della proroga del commissariamento del Comune
Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prolunga di 6 mesi il commissariamento del Comune di Saint-Pierre, sciolto il 10 febbraio 2020 per l’accertamento di condizionamenti da parte della ‘ndrangheta in segui all’inchiesta Geenna. Le motivazioni di tale provvedimento si trovano nella relazione con cui il ministro degli Interni Luciana Lamorgese propone il provvedimento al Capo dello Stato, sintetizzando anche l’attività svolta dai commissari insediatisi in Municipio.
Nel documento si legge che come rilevato dal presidente della Regione Erik Lavevaz, nella richiesta di proroga esaminata nella riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica dello scorso 26 maggio e poi trasmessa al Ministero, «L’avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalità, nonostante i positivi risultati conseguiti dalla Commissione straordinaria, non può ritenersi conclusa». In particolare, l’organo commissariale ha «Concentrato la propria attività nel settore che si occupa della gestione del patrimonio comunale». A finire al centro dell’attenzione dei commissari, per esempio, è stata la gestione delle autorimesse comunali concesse in locazione che appaiono come la classica punta dell’iceberg «Di un diffuso disordine amministrativo». Alcuni box sono addirittura risultati interessati «Da occupazioni illegittime dovute a scadenze dei contratti di affitto e da posizioni debitorie, con conseguente perdita dei relativi canoni e potenziali strascichi anche in termini di danno erariale». E’ stato quindi approvato un regolamento comunale che «Consentirà una gestione trasparente delle procedure di locazione e di recuperare i canoni non corrisposti». Inoltre si è proceduto «Ad annullare, in autotutela, l’appalto per la gestione dell’acquedotto comunale». Ciò perché «L’aggiudicatario, condannato in primo grado per il reato di turbativa d’asta, aveva omesso di dichiarare la sussistenza del pregiudizio penale». Al riguardo, il Presidente della Regione ha fatto presente «Che, con tutta probabilità, il menzionato aggiudicatario procederà ad impugnare» l’annullamento.
Per quanto concerne l’«Affidamento del servizio di sgombero neve, assegnato con trattativa privata a seguito di diverse procedure ad evidenza pubblica andate deserte», i commissari hanno «Segnalato all’autorità giudiziaria la possibilità di illeciti accordi tra alcuni operatori del settore», rispetto «Ai quali non è possibile escludere l’interessamento anche di soggetti controindicati».
Quanto al “taxi bus” scolastico, «Le cui irregolarità sono state una delle cause che hanno determinato l’adozione del provvedimento di scioglimento dell’ente» la terna di commissari ha ritenuto «Precauzionalmente di non appaltare il servizio», preferendo «L’acquisto di un veicolo da utilizzare come scuola-bus che sarà affidato a personale individuato con bando pubblico». Una scelta compiuta «Tenuto conto del locale contesto territoriale e della possibile ingerenza di soggetti controindicati». Un procedimento penale per abuso d’ufficio e «Subappalto non autorizzato» del servizio di trasporto degli studenti è in corso al Tribunale di Aosta. Infine «Numerose irregolarità - scrive il ministro Luciana Lamorgese - sono state riscontrate anche nella gestione dei servizi cimiteriali comunali, tanto da indurre l’organo straordinario» a «Procedere ad un affidamento del servizio a terzi con modalità conformi al codice degli appalti».