Il Giro della Valle è di Reuben Thompson
“God save New Zeland” ha risuonato a Cogne, complice il successo del neozelandese Reuben Thompson nella classifica generale del Giro della Valle d’Aosta che si è chiuso sull’arrivo di Valnontey domenica scorsa, 18 luglio. Più che una vittoria, un dominio: il portacolori della Groupama Fdj - uno degli squadroni presenti quest’anno al Petit Tour - ha portato a casa la maglia di leader della corsa, quella della graduatoria a punti e pure la maglia a pois della classifica degli scalatori. Come se non bastasse, il suo compagno di squadra Lewis Askey è stato il migliore nella speciale classifica per gli sprint catch: la Groupama Fdj, insomma, ha fatto il bello e il cattivo tempo al Petit Tour della ripartenza.
Reuben Thompson ha vinto il Giro in 12h53’38”, lasciandosi a 1’57” e 3’28” il secondo e il terzo classificato, gli azzurri Gianmarco Garofoli della Dsm e Mattia Petrucci della Colpack. Quarto a 4’05” l’altro italiano della Iseo Omar El Gouzi, che in settimana ha firmato un contratto con i professionisti con il Team Bardiani.
“E’ stato un Giro praticamente perfetto - gongola Riccardo Moret, presidente della Società Ciclistica Valdostana - nonostante le sole 3 tappe che siamo riusciti a comporre. Un Petit Tour duro, difficile, che ha messo a dura prova gli atleti e che ha incoronato il più forte di loro. Sono sicuro che di Reuben Thompson continueremo a sentire parlare tra qualche anno”.
a Breuil Cervinia
La maglia gialla vola in Nuova Zelanda, ma tutto sommato dal Giro della Valle 2021 i colori azzurri escono bene da questo fine settimana di alta montagna. Sabato a Breuil Cervinia - al termine dei 160 km della frazione regina partita da Valtournenche - si era imposto Gianmarco Garofoli, un ragazzo al primo anno che viene dalle Marche e che corre con la formazione tedesca della Dsm. Garofoli ha aspettato le prime rampe del col Tzecore, terza asperità di giornata, per attaccare ed ha avuto ragione. Tra la salita e la discesa ha ripreso tutti i fuggitivi della prima ora e ha iniziato il Saint-Pantaléon da solo davanti a tutti. Nonostante la fatica e i tanti chilometri da fare il corridore anconetano è arrivato a Breuil Cervinia da solo, andandosi pure a prendere il secondo posto della generale alle spalle di Reuben Thompson. Crollato Alessandro Verre, vincitore alla vigilia a Pollein, si è classificato 59esimo a 26’18” dal vincitore il valdostano Laurent Rigollet, mai troppo a suo agio in questo Giro. Il portacolori della Lan Service domenica, dopo una caduta, ha preferito ritirarsi. La sua carriera da ciclista potrebbe essere terminata qui: nelle prossime settimane, a mente fredda, Rigollet sceglierà cosa fare.
L’ultima tappa del Petit Tour - 149 km da Fénis a Cogne - è vissuta sull’attacco da lontano di Alessandro Verre: il lucano della Colpack, ormai fuori dai giochi per la classifica generale, ha provato il colpaccio senza però riuscire nell’impresa. Passato per prima sui Gpm di Doues, Verrogne e Les Combes, la sua azione è terminata nella lunga ascesa verso Cogne, quando è stato ripreso dai migliori. Il primo a metterlo nel mirino è stato il tedesco Georg Steinhauser della Tirol Ktm, facente parte di un gruppo di contrattaccanti sin dal mattino, che ha poi conquistato il successo di frazione sul traguardo di Valnontey. Tra i big in lotta per la generale solo qualche scaramuccia e niente di più: troppo ampio il divario tra Reuben Thompson e Gianmarco Garofoli, con il primo che ha conservato la maglia gialla e il secondo che si è “accontentato” del secondo posto, condito anche dal premio di miglior giovane e da quello della migliore impresa sportiva.