Châtillon, l’Ecole Hôtelière de la Vallée d’Aoste rinnova sito Internet e logo

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Per essere più al passo con i tempi, l’Ecole Hôtelière de la Vallée d’Aoste - l’Alberghiero di Châtillon per intenderci - rinnova il sito web e lo storico logo della fondazione, che tradizionalmente era un leone rampante e che, secondo la presidente Jeannette Bondaz, «Non rispecchiava più lo slancio di modernità che vogliamo dare alla scuola e, per questa ragione, è stato rivisto con una visione più lineare e adatta ai tempi».

Sono state riprese le iniziali EHVDA, con una volontà di ricerca dietro a questa scelta. E’ un logo che si legge con un minimo di riflessione e approfondimento, non è immediatamente visibile. «La nostra idea è che per troppi anni c’è stata un po’ di confusione. L’istituto di Châtillon si è chiamato Fondazione per la formazione professionale turistica e scuola alberghiera. Però pur consapevoli che è la Fondazione a dare vita alla scuola, volevamo un nome più esplicito. Sapendo che gli istituti alberghieri più prestigiosi al mondo si trovano in Svizzera e si chiamano Ecole Hôtelière, abbiamo voluto adeguarci chiamandoci nello stesso modo. Da qui le lettere nel logo EHVDA».

Per quanto concerne il sito, il pensiero è stato quello di essere coerenti con la propria vocazione. Se la scuola forma professionisti nel mondo della ricettività e della ristorazione e i siti internet sono fondamentali per la promozione e il marketing, soprattutto delle strutture alberghiere, anche l’Ecole non poteva non avere un portale aggiornato. Da questa riflessione la volontà del consiglio di amministrazione di valorizzare il sito, mantenendo i contenuti già predisposti per la precedente versione, però valorizzati in chiave più moderna per offrire un’immagine dinamica e per poter essere visualizzati anche da smartphone. «Se agli studenti spieghiamo a lezione come deve essere valorizzato un hotel, tramite foto accattivanti e pagine in movimento, la stessa cosa dobbiamo fare attraverso il sito della scuola, potenziando anche l’utilizzo dei social - Facebook e Instagram - , proprio per far percepire che la Fondazione è coerente con il messaggio che veicola in aula», precisa Jeannette Bondaz.

«Il sito diventa come un diario di bordo di tutto quello che succede. E’ il giornale della scuola che esisteva ai nostri tempi. Raccoglie le esperienze degli studenti che, guidati dai professori, preparano articoli di vario genere in diverse lingue per raccontare la vita della scuola» aggiunge.

E’ un sito complesso e in continua evoluzione (Gianluca Masullo è il docente che si occupa di aggiornarlo quotidianamente), perché si deve rivolgere in primo luogo agli utenti e alle loro famiglie, però in seconda battuta anche ai dipendenti della Fondazione e alle persone che cercano informazioni sull’offerta formativa, che possono essere altre scuole alberghiere o ragazzi che vogliono conoscere meglio il tipo di proposta per poi magari iscriversi.

I visitatori sono per l’82,8 per cento italiani, vi accedono per il 49,2 per cento da dispositivi mobili e per un tempo medio di visita di 2 minuti e 17 secondi. La loro acquisizione è per il 71 per cento da ricerche non a pagamento e per il 22 per cento diretta, ovvero digitando l’indirizzo esatto.

«Grazie alla volontà di renderlo meno formale, più commerciale e dinamico, con foto accattivanti che mettano in primo piano l’attività che svolgiamo quotidianamente, i numeri del sito sono in crescita, il che ci rende molto soddisfatti» conclude Jeannette Bondaz. «Nuove sorprese all’inizio dell’autunno lo renderanno ancora più interattivo».

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