Ecco le dieci nuove guide alpine valdostane

Si è concluso il quarantesimo corso regionale intitolato ad Alfredo Abram. Sono dieci le nuove guide valdostane che, dopo aver affrontato il modulo montagna invernale (otto giornate ad aprile), hanno ora superato il modulo montagna estiva, altri otto giorni di lavoro intenso, conclusi lunedì scorso, 5 luglio, entrando ufficialmente nella categoria delle guide. Si tratta di Andrea Bergamelli di Arnad, Roger Bovard (Valgrisenche), Niccolò Bruni (Courmayeur), Alberto Ciannamea (Ayas), Joseph Munier (Charvensod), Roberto Pau (Chamonix), Pietro Picco (Pré-Saint-Didier), Michel Raspanti (Salvan, nel Vallese in Svizzera), Giovanni Ravizza (Torino) e Luigi Zignone (Saint-Pierre).

«Le prove si sono svolte in una settimana di maltempo, che ci hanno un po’ limitato in alta quota», ha dichiarato Rudi Janin, direttore e istruttore del corso, insieme a Arnaud Clavel, Matteo Giglio, Mario Ravello e Roberto Rossi. «Nei primi giorni ci siamo dovuti spostare fino alla zona di Corno Stella, in provincia di Bergamo, per trovare condizioni meteo che ci consentissero di svolgere le attività. E’ stata la maggiore difficoltà di questo modulo». In Valle d’Aosta le giornate si sono svolte nelle zone del Monte Emilius, del Gran Paradiso, della Grivola e del Monte Bianco.

Le attività estive hanno riguardato l’arrampicata su roccia, il misto alta montagna (roccia, ghiaccio, neve) e un test tecnico-didattico sulle tecniche di arrampicata. A fine giornata i candidati venivano valutati sulle scelte effettuate durante la giornata, sulla quella dell’itinerario, sull’organizzazione della gita e sulla gestione del rischio.

«Il fatto che oggi, a distanza di due secoli, si formino figure di alto livello dimostra che quello di guida alpina è un mestiere dinamico, che proietta i giovani verso una qualità di vita lavorativa di straordinaria bellezza» commenta Ezio Marlier presidente dell’Unione valdostana guide d’alta montagna-Uvgam.