Michela Di Sciacca è la prima assistente bagnante in Valle d’Aosta nonché operatrice TMA

Michela Di Sciacca è la prima assistente bagnante in Valle d’Aosta nonché operatrice TMA
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Michela Di Sciacca, 23 anni di Aosta, con disabilità uditiva, è diventata la prima operatrice TMA (metodo Maietta, terapia multisistemica in acqua) in Italia e prima assistente bagnante in Valle d’Aosta. Un sogno che ha realizzato grazie alla sua grande volontà e determinazione con l’aiuto corale di tante persone che l’hanno accompagnata in questo difficile percorso. In primis Cristina Ferreli, responsabile regionale della TMA e dell’Associazione Splash, ed il dottor Paolo Maietta, ideatore della TMA che ne hanno curato la formazione unitamente agli operatori regionali della Federazione Italiana Nuoto che ne hanno invece seguito la parte relativa alla assistenza bagnanti. Un ausilio acustico, ancora in fase di sperimentazione, ha offerto poi l’indispensabile supporto Michela Di Sciacca, permettendole così di seguire i dettami dei suoi formatori nella piscina di Saint-Vincent. La formazione di Michela Di Sciacca era stata prevista nel progetto “Emozioni in acqua” che nei mesi scorsi il Soroptimist Club Valle d’Aosta aveva presentato al Fondo “Per tornare a sorridere dopo il pianto” sulla base della raccolta fondi aperta dai Club services Rotary Courmayeur insieme alla Société La Chapelle di Ginevra, dal Lions Club Aosta - Host e dal Soroptimist International Club Valle d’Aosta con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta. Grande la soddisfazione di Critina Ferreli, che da anni si occupa della riabilitazione muscolare in acqua dei bimbi disabili e che aveva proposto il progetto al Soroptimist. Un progetto le cui caratteristiche si inseriscono in uno degli assi di intervento contemplati dal fondo e precisamente in quello della “Integrazione & qualità della vita”: azioni mirate alla piena integrazione nella vita sociale delle persone portatrici di handicap o di malattie di particolare gravità che comportano costi economici non sostenibili dalle famiglie. Quest’ultimo era diretto a sostenere finanziariamente alcune famiglie con un soggetto disabile - in difficoltà economica causa le criticità causate dal Covid19 - nel riattivare un percorso terapeutico già iniziato e repentinamente interrotto, in un’ottica di recupero fisico e psicologico. In tal modo i bimbi disabili si potranno riappropriare della propria autonomia e meglio integrare all’interno non solo dell’ambito familiare ma anche della società civile. L’attuazione del suddetto percorso è ancora in itinere, considerato che si articola su 12 lezioni per ciascuno dei 10 partecipanti, mentre il progetto di formazione di Michela Di Sciacca è già stato brillantemente realizzato, grazie alla grinta e alla determinazione di questa giovane donna, che pur menomata nell’udito, ha colto l’opportunità che le stata offerta, decidendo così il suo futuro professionale di operatrice TMA e di assistenza bagnante che saranno per lei l’assicurazione di una vita serena nell’ambiente che predilige. L’importo finanziario dei due progetti ammonta a 7.000 euro.

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