A Firenze gli anelli con le patate stabilizzate di Chicco Margaroli
L’artista valdostana Chicco Margaroli non cessa di stupire con le sue opere che gettano uno sguardo mai banale sul rapporto tra l’uomo e la natura e che ottengono sempre più risalto ben al di fuori dei confini della nostra regione. E’ il caso dei suoi anelli in patate d’alta quota stabilizzate che da sabato scorso, 3 luglio, sono esposti all’interno dei suggestivi spazi abbandonati dell’Istituto Artigianelli a Firenze nell’ambito di una mostra organizzata insieme a numerosi altri artisti di spicco in una proposta della collettiva d’arte contemporanea “I non luoghi” curata da Federica Borghi in collaborazione con Mam’Art. Le opere sono ospitate all’interno degli Artigianelli, antichi laboratori artigianali dismessi, spazi in disuso o non più vissuti che custodiscono il sapere di antiche tradizioni operaie, in cui riecheggia il suono di un saper fare manuale prezioso e unico. Luoghi cui il tempo ha affidato la memoria di eccellenze, passioni, tecniche di lavorazione ormai scomparse che, grazie a questa collettiva, si legano in modo nuovo al nostro tempo, intessendo un dialogo inedito tra passato e futuro. Oltre agli Artigianelli saranno coinvolti alcuni suggestivi luoghi fiorentini quali Villa Cora, la Sala D’Arme di Palazzo Vecchio e l’Orto Botanico di Firenze.
Per spiegare la sua creazione, Chicco Margaroli parla di un “patto di terra”: «Gli anelli sono intesi come legame, simbolo di appartenenza: un’evidente ed esposta cartina di tornasole per le relazioni umane, realizzati dalla mano dell’Uomo capace, dal 6.000 avanti Cristo, di coltivare e forgiare i metalli. Umiltà matrimoniale e prestigio di potere passano attraverso la perizia del lavoro dell’Uomo, Artigiano-Artista per eccellenza, veicolando il Gusto a tutto il mondo. Fino al Made in Italy. Eppure, il patto più fedele sarà quello che stringeremo sempre più stretto con la Natura, se saremo saggi e lungimiranti per le nostre generazioni. La grande promessa starà nel legiferare per tutelare, grazie alla promozione di una legge specifica a favore delle biodiversità, i semi delle piante su suolo italiano a rischio di estinzione. La concreta tutela del nostro ingente patrimonio verde Made in Italy».