Saint-Pierre, addio a Tino Moioli, l’alpino che aveva vissuto il dramma del Vajont
All’anagrafe era Battista, ma a Saint-Vincent e a Saint-Pierre era conosciuto da tutti come Tino. Classe 1942, Tino Moioli, originario della bergamasca è cresciuto tra le montagne della Valle d’Aosta. Il carattere - vista l’origine dei suoi avi e il luogo dove era venuto alla luce - non poteva che essere quello di un uomo forte e capace di adattarsi a tutte le situazioni che la vita gli aveva posto dinnanzi. Battista Moioli era nato a Saint-Vincent il 5 gennaio appunto del 1942, durante la guerra: i suoi familiari, anni prima, erano partiti dalla Val Seriana per cercare fortuna in Francia e i suoi genitori invece avevano deciso di non raggiungerli e di fermarsi in Valle d’Aosta per provare a costruire una vita nuova di zecca. Tino Moioli frequentò le scuole nel dopoguerra, si diplomò alla scuola alberghiera regionale e partì soldato, alpino - come tanti suoi parenti prima di lui - di stanza in Alto Adige quando nel mese di ottobre del 1963 si verificò il disastro del Vajont. Tino Moioli, con altre centinaia di militari, fu inviato sul luogo, a spalare fango e a cercare di trovare qualcosa che non c’era più, portato via da una catastrofe di proporzioni apocalittiche. Quei giorni tragici erano sempre presenti nei suoi ricordi: uomo gioviale e allegro, amante della compagnia e del buonumore, nei racconti non dimenticava i tragici giorni che aveva vissuto quando era stato, poco più di un ragazzo, in quell’angolo di Italia martoriato che aveva imparato ad amare.
Sposatosi con Mary Marcante nel 1966, si trasferì a Torino per lavorare nel settore alberghiero. Nel capoluogo piemontese sono nati i figli Luca, Marco e Simone, però il richiamo della Valle d’Aosta era troppo forte per essere ignorato. Nel 1990 tornò tra le sue montagne, e più precisamente a Saint-Pierre, dove ha alternato il lavoro di consulente finanziario - prima alla Crt e poi alla Banca Fineco - al ruolo di segretario del locale Gruppo Alpini , tanto da essere una colonna del direttivo delle Penne Nere di Saint-Pierre presieduto da Sandro Carlin.
Tino Moioli si era ammalato poco prima di Natale: ricoverato in Ospedale, le sue condizioni di salute sono peggiorate con il tempo ed è mancato nel pomeriggio di lunedì scorso, 5 luglio. Giovedì 8, nella chiesa di Saint-Pierre, sono stati celebrati i suoi funerali.