Palazzo Roncas fasciato dai ponteggi per rifare il tetto
Arrivano le impalcature davanti a Palazzo Roncas, sul lato che si affaccia sulla piazza. Necessarie per i lavori che riguardano il tetto su questa porzione dell’edificio. Prosegue quindi il cantiere per la «rifunzionalizzazione» del palazzo.
Sono previsti un ascensore esterno, una saletta per le presentazioni e poi uffici, che sono ancora da destinare. Palazzo Roncas, che si affaccia sull'omonima piazza di Aosta, è nel vivo quindi del suo percorso di messa a nuovo: verranno riorganizzati totalmente gli impianti, rinforzati i solai, restaurati gli abbellimenti. Diventerà una nuova sede che l’Amministrazione regionale, proprietaria, potrà utilizzare presumibilmente a partire dalla primavera del 2023. L'edificio fa capo alla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali e non è ancora stata identificata la nuova destinazione. Il palazzo è stato sede dei Carabinieri fin dagli anni Venti, per circa 80 anni. Nel cortile interno si affaccia un portico decorato, ripetuto ai piani superiori. Nella caserma, al piano terra e nell'interrato erano alcune celle, sotto era stata costruita una caldaia a gasolio con una cisterna enorme, ora bonificata. Il lato ovest del piano terra ospitava la centrale operativa, che dava sui giardini dove sorgono alcuni bassi fabbricati. Nei piani alti, che presentano tramezzature del Novecento, erano infine gli alloggi.
I lavori sono iniziati a giugno 2019 e l'impresa, un raggruppamento temporaneo di 3 aziende che fa capo alla società SAC di Roma, naturalmente ha dovuto fare i conti con l’emergenza Covid. La posa dei nuovi tetti porterà anche alla realizzazione delle colonne per i bagni, al perfezionamento dei collegamenti fra le stanze, al consolidamento delle strutture, per un costo che, a bando, era stimato sui 6,8 milioni di euro. Il progetto prevede una serie di operazioni edili e di restauro che garantirà la conservazione e la valorizzazione degli elementi antichi ancora presenti: la pavimentazione in bardiglio del porticato e dello scalone - che è stata rimossa e verrà riposizionata dopo il restauro -, le cornici in pietra e le mensole a stucco decorate, le decorazioni pittoriche, che non presentano particolari danneggiamenti, e i serramenti storici in legno. Inoltre è previsto un completo rifacimento degli impianti elettrico, di illuminazione, di distribuzione, di rilevamento fumi e antintrusione ma anche, in previsione dei nuovi uffici, la realizzazione di 2 nuovi impianti, per il cablaggio reti e telefonia e per il riscaldamento, con la centrale termica nell’edificio posto sul retro. Le postazioni di lavoro saranno una settantina, più alcune sale riunioni e gli archivi nell’interrato. Oltre all'ingresso su piazza Roncas, il cortile laterale è stato scelto come sede del corpo scala e dell’ascensore, addossato ad una porzione di facciata già rimaneggiata nel corso dei secoli: potrà esse utilizzato da chi ha difficoltà motorie per raggiungere tutti i piani, compresa la discesa al seminterrato.