Aquila nazista sui cancelli, risarcimenti a comunità ebraica, Regione e Anpi

Pubblicato:
Aggiornato:

Accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, Fabrizio Fournier (foto), di 57 anni, di Saint-Vincent, è stato condannato a 5mila mila euro di multa. Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco ha inoltre stabilito i risarcimenti alle parti civili: 20 mila euro alla Comunità ebraica di Torino, 10 mila euro alla Regione Valle d'Aosta e 5 mila euro all'Anpi.

Su 2 cancelli di accesso alla propria casa - affacciati su una strada pubblica - Fabrizio Fournier aveva fatto installare - secondo la procura di Aosta, che aveva chiesto una condanna a 3 mesi di reclusione - un'aquila nazista e dei triangoli usati sulle divise degli internati. Simboli di «esoterismo» per la difesa. Era poi accusato di aver pubblicato su facebook dei video con contenuti negazionisti e di aver inviato via whatsapp link a filmati sempre di carattere negazionista accompagnati da commenti. Le indagini della Digos risalgono al 2018.

Con la condanna di Fabrizio Fournier «Si è affermato un principio che per noi è importante e cioè che si possono propagandare idee fondate sul razzismo anche attraverso il negazionismo della Shoah». Lo ha detto ai cronisti l'avvocato Tommaso Levi, del foro di Torino, che assiste la comunità ebraica di Torino (parte civile) e che nel 2018 aveva presentato in procura ad Aosta un esposto per i presunti simboli nazisti sui cancelli di casa del valdostano. Il giudice ha riconosciuto l’«aggravante del negazionismo», perché «l’ha messa in equivalenza con le attenuanti generiche, quindi sarà interessante leggere poi le motivazioni». Un’aggravante «Introdotta nello Stato italiano nel 2018» e per la quale «Oggi si ha nei tribunali una prima applicazione chiara».

In questa sentenza «Il giudice afferma che l’utilizzo di questi simboli è reato» dichiara l’avvocato Ascanio Donadio, del foro di Aosta, che assiste l’Anpi, parte civile come la Regione Valle d’Aosta, assistita dall’avvocato dirigente Riccardo Jans. «Faremo le nostre valutazioni una volta che saranno depositate le motivazioni. La pena è particolarmente modesta perché è stato condannato solo alla pena pecuniaria, non a quella detentiva», commenta l’avvocato Enrico Pelillo che difende Fabrizio Fournier.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930