Il mercato immobiliare regge l’urto della pandemia: una leggera flessione nel 2020 dopo un’annata 2019 da record

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Il mercato immobiliare - sia a livello valdostano che italiano - in un 2020 profondamente segnato dalla pandemia da Covid è riuscito a contenere i danni, chiudendo con una lieve flessione nel numero di compravendite e nei prezzi rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dalla relazione che l’Osservatorio Immobiliare Valdostano ha presentato alla stampa nell’ambito di un incontro organizzato lunedì scorso, 28 giugno, dalla Fiaip Valle d’Aosta, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali presieduta da Angelo Aresu.

Le cifre nella nostra regione per l’anno passato parlano di 1.810 compravendite totali, 157 in meno rispetto al 2019, equivalenti ad una perdita del 7,2 per cento. “Va detto che il 2019 è stato l’anno migliore dopo la crisi economica del 2011 - sottolinea Roberto Nale, vicepresidente della Fiaip - e che nel 2020 per due mesi non è stato possibile effettuare transazioni a causa del lockdown”.

In una Valle d’Aosta in cui lo stock ammonta approssimativamente a 140mila immobili, circa metà dei quali seconde case, dati significativi arrivano soprattutto da questo settore: “Il 52 per cento delle compravendite ha riguardato le seconde case, contro il 47 del 2019 - prosegue Roberto Nale - Quello che è interessante è un aumento del 28 per cento delle compravendite di seconde case in località turistiche non dotate di impianti sciistici, 360 sul totale di 950”.

Il Comune con l’indice di mobilità più elevato è Valtournenche, con 222 cambi di proprietà, mentre a Courmayeur si riscontrano i prezzi più alti al metro quadro, con picchi fino ai 12mila euro. La media regionale è 1.834 euro al metro quadro, con un calo dello 0,8 per cento rispetto al 2019.

Questi dati riflettono l’andamento italiano, come hanno evidenziato il presidente ed il segretario nazionale della Fiaip Gian Battista Baccarini e Fabrizio Segalerba: “Il mercato immobiliare è in salute, c’è stato un calo del 7,5 per cento del numero di compravendite con i prezzi medi stabili, un -2,3 per cento. Con i lockdown sono cambiate le caratteristiche che deve avere una casa, perché ormai in essa si lavora, si studia e si vive molto di più: le persone cercano ambienti più grandi, più luminosi, esterni”. Le previsioni per il 2021 sono ottimistiche, con un +17 per cento di compravendite nel primo semestre rispetto al 2020. Fondamentale, per Baccarini e Segalerba, sarà dare continuità a misure come il sostegno al credito o il Superbonus 110 per cento, che possono dare ulteriore slancio al mercato.

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