Paolo Comune: «Escursioni sotto il segno della sicurezza»
Lavorando i rifugi con capienze dimezzate, la tendenza di luglio e agosto sarà verso la media montagna, che verrà presa d’assalto. Nei rifugi in alta quota ci saranno presenze in giornata e meno pernottamenti, con relativo calo delle ascensioni classiche che normalmente richiedono 2 giorni. È questa la previsione per l’estate 2021 di Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano, che effettua mediamente 1.100 interventi all’anno, quando possibile in elicottero, altrimenti via terra, e che giovedì scorso, 1° luglio, ha concluso le giornate di addestramento iniziate domenica 6 giugno sul ghiacciaio del Lys del Monte Rosa, per i 12 istruttori regionali del Soccorso alpino - di cui 3 sono anche istruttori nazionali e possono operare quindi in tutta Italia -, che a loro volta formano i tecnici specializzati e gli operatori del soccorso (questi ultimi volontari, non guide).
«Le premesse per ipotizzare un’altra estate positiva per le presenze in montagna ci sono tutte» osserva Paolo Comune. «Tra Green Pass e spostamenti ancora difficili verso l’estero, - è la stima di Paolo Comune - molti italiani sceglieranno, come l’anno scorso, il proprio Paese per le vacanze, e in particolare la montagna. Per contro, i turisti stranieri saranno meno numerosi».
L’anno scorso si è registrato il 40 per cento in più di interventi di soccorso per incidenti avvenuti in mountain bike, dovuto, secondo Comune, al maggior numero di persone che si sono avvicinate a questo sport e all’utilizzo sulle strade poderali delle e-bike, che in discesa, se prendono velocità, possono diventare pericolose.
In media montagna, inoltre, alcuni sentieri non sono evidenti e si possono verificare smarrimenti di escursionisti che non conoscono i luoghi. «Per ovviare a questo problema - annuncia Paolo Comune - abbiamo addestrato in modo più specifico i tecnici della Centrale unica del Soccorso alpino per geolocalizzare le persone: la posizione viene fornita dal 112, che la prende dalla cella telefonica, oppure chiesta direttamente all’utente. La posizione su Google Maps è utile anche per trovare dispersi perché ha un’approssimazione di circa 12 metri, ma naturalmente dev’esserci campo».
Ecco alcuni consigli di Paolo Comune per migliorare la sicurezza: pianificare la gita, valutando la presenza di eventuali sentieri non battuti, lasciare detto dove si va e che percorso si intende seguire (informazioni essenziali in caso di mancato rientro), analizzare bene il meteo e darsi delle tempistiche, da verificare anche strada facendo. «L’attrezzatura, inoltre, dev’essere idonea al luogo: - evidenzia Paolo Comune - se si va in media montagna non occorre uno zaino grande pieno di felpe e giacche. Al contrario, se si percorrono vie lunghe in alta montagna, non si può avere un’attrezzatura leggera da gara, che consente una progressione veloce ma è soggetta a rotture che possono diventare problematiche almeno quanto gli infortuni. Spesso soccorriamo persone illese, ma che sono rimaste prive di materiali idonei a procedere».