Appalti truccati a Valtournenche, sei anni all’ex tecnico comunale Fabio Chiavazza
Il processo nato dall’inchiesta “Do ut des” su un presunto giro di appalti pilotati a Valtournenche si è concluso lunedì scorso, 28 giugno, con 5 condanne e 10 assoluzioni. La pena più pesante è stata inflitta al principale imputato, ovvero Fabio Chiavazza, 51 anni, di Aosta, che all’epoca dei fatti ricopriva l’incarico di capo dell'ufficio tecnico del Comune di Valtournenche. Sono invece cadute le ipotesi di reato - dalla concussione alla corruzione, dall'abuso d'ufficio alla turbativa d'asta, dal falso ideologico all'abuso edilizio sino ai reati tributari - per altri episodi elencati nelle 12mila pagine in cui gli inquirenti hanno ricostruito la vicenda dalla prospettiva dell’accusa.
Infatti il giudice Davide Paladino ha ritenuto esistente la corruzione per alcune gare d'appalto e per incarichi del Comune di Valtournenche e nell'ambito degli appalti dell'Anas ma, per esempio, ha assolto gli imputati per i lavori di ampliamento del Bar Rocce Nere sulle piste di Breuil-Cervinia, ragion per cui è stato prosciolto l'ex presidente della Cervino spa Federico Maquignaz, 54 anni, di Valtournenche. In questo caso Fabio Chiavazza era accusato di essersi adoperato per consentire la realizzazione di 3 piani fuori terra a fronte dei 2 ammessi dai vincoli paesaggistici. Una versione dei fatti che non ha retto in aula.
La soddisfazione dei difensori
«Sono soddisfatto - afferma l’avvocato Corrado Bellora, difensore di Federico Maquignaz - perché, come abbiamo sempre sostenuto, l’operazione per il Bar Rocce Nere è stata lecita e corretta».
Altrettanto soddisfatti sono gli avvocati Davide Sciulli e Jacques Fosson che assistevano anche la dipendente comunale di Valtournenche Cristina Camaschella, 56 anni, di Antey-Saint-André, sorella dell’allora sindaca Deborah Camaschella - mai indagata -, pure lei coinvolta nel filone di indagine relativo al Bar Rocce Nere.
Gli altri condannati
Condannati, invece, a 8 mesi di reclusione l'ingegnere Corrado Trasino, 57 anni di Aosta, e il funzionario dell'Anas Adriano Passalenti, 46 anni, di Saint-Nicolas, e a 4 mesi Rosario Benincasa di Caravacio, 54 anni, di Torino, e Stefano Rossi, 57 anni, di Piacenza. Per tutti la pena è sospesa.
Secondo l'accusa, Fabio Chiavazza - che ha sempre respinto ogni accusa - tramite gare truccate e massimi ribassi avrebbe favorito ditte "amiche" in cambio di mazzette. Il giudice Davide Paladino ha dichiarato Fabio Chiavazza interdetto dai pubblici uffici e ha ed estinto il rapporto di lavoro con il Comune di Valtournenche. Il difensore di Fabio Chiavazza, l’avvocata Anna Rossomando, annuncia: «Ora aspettiamo le motivazioni della sentenza, ma il mio assistito non è stato condannato per tutti i capi d’accusa. Noi siamo ancora convinti della bontà dell’operato del mio cliente, e lo dimostreremo in Appello».
Sentenza emessa dopo 3 ore
La sentenza è stata emessa dopo oltre 3 ore di camera di consiglio. Il processo si è svolto con rito abbreviato. Fabio Chiavazza dovrà inoltre risarcire le parti civili: l'Anas, il Comune di Valtournenche e l'impresario Enrico Goglio. Pertanto è stata disposta la confisca di beni per un valore e di 77.431 euro. L'accusa aveva chiesto condanne per tutti e 15 gli imputati. I 3 soci della Edilvu srl di Challand-Saint-Victor Loreno Vuillermin, Renza Dondeynaz e Ivan Vuillermin, considerati i principali beneficiari degli appalti che sarebbero stati pilotati da Fabio Chiavazza, sono stati rinviati a giudizio e affronteranno il processo con rito ordinario. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Luca Ceccanti.
Assolti gli altri 10 imputatiSono stati assolti con la formula più ampia, e cioè “perché il fatto non sussiste”, oltre all'ex presidente della Cervino spa Federico Maquignaz e alla dipendente comunale Cristina Camaschella, anche l'impresario Nicolò Bertini, 35 anni, di Alagna Valsesia, l'architetto Ezio Alliod, 60 anni, di Verrès, l'architetto Marco Zavattaro, 51 anni, di Quart, l'amministratore unico dell'Ivies spa Giovanni Vigna, 67 anni, di Quincinetto, l'amministratore unico della Edilvi Costruzioni srl Ivan Voyat, 55 anni, di Aosta, l'amministrazione della Chenevier spa Luca Frutaz, 47 anni, di Aosta, e l'artigiano Stefano Trussardi, 46 anni, di Aosta.