“No allo scempio di Cime Bianche” Una passeggiata contro il progetto
«Una salita per il Vallone. In difesa delle Cime Bianche» è l'escursione in calendario domenica 18 luglio, organizzata dall'associazione Valle Virtuosa e dai fotografi che hanno realizzato il progetto di conservazione “L'ultimo vallone selvaggio. In difesa delle Cime bianche”. «Si tratta un momento di grandi fioriture, in cui il vallone dà il meglio di sé. E' una salita rivolta a tutti» spiega Annamaria Gremmo, che insieme a Marco Soggetto (entrambi biellesi) e al lombardo Francesco Sisti ha dato vita al progetto fotografico. «E' una passeggiata simbolica. Faremo in modo di chiedere il contributo di tutti, così come abbiamo fatto nel 2012, per far capire che il collegamento Ayas-Breuil è un progetto scellerato. Nel corso degli anni siamo abbiamo ricevuto intimidazioni ma noi non vogliamo arrenderci» sottolinea Jeanne Cheillon di Valle virtuosa. L'escursione, della durata di due ore e trenta minuti, si snoderà tra Saint-Jacques e l'Alpe Vardaz.
Annamaria Gremmo e Marco Soggetto da anni sono impegnati in questa battaglia e sono tra i promotori della raccolta firme su Change.org contro il progetto di collegamento funiviario nel vallone delle Cime Bianche. «E’ l'ultima zona intatta della val d'Ayas, ed è schiacciata tra tre grandi comprensori sciistici. - dice Marco Soggetto - E' necessario conservare questo ambiente incontaminato in un contesto di cambiamento climatico. Il vallone delle Cime Bianche è una zona protetta da quattro livelli normativi. Il collegamento non si può fare».
«Ad oggi non è stato nemmeno affidato lo studio di fattibilità dell'opera. - scrive in una nota Valle Virtuosa - Il progetto rischia di avviare un processo di devastazione ambientale in un'area ancora non intaccata dalle attività umane e di tale pregio da essere stata inserita nella rete europea di protezione ambientale Natura 2000».