“Giorgetto Giugiaro e l’idea di Leonardo” al Castello Gamba

“Giorgetto Giugiaro e l’idea di Leonardo” al Castello Gamba
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(mye) L’artista e inventore del passato e il designer del presente sono uniti nella mostra “Giorgetto Giugiaro e l’idea di Leonardo”, allestita al Castello Gamba di Châtillon fino a domenica 26 settembre a cura dell’Assessorato dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio. Chi si aspetta soprattutto automobili di Giorgetto Giugiaro e macchine futuristiche del creatore Leonardo Da Vinci di 500 anni fa, si trova a percorrere un itinerario del tutto nuovo, fatto di studio e disegno, dipinti e oggetti di uso quotidiano. «In questa mostra svelo alcuni miei aspetti giovanili e inediti. - riferisce Giorgetto Giugiaro, che compirà 83 anni il prossimo il prossimo sabato 7 agosto - Nessuno conosce il percorso di un ragazzino di una piccola cittadina piemontese, come Garessio, spinto ad emulare le passioni di famiglia. Mio nonno Luigi era decoratore e realizzava anche affreschi. Ci ho provato anche io da bambino, per gioco, ma è molto complesso. Mio padre Mario mi ha insegnato a dipingere, ma diceva sempre che è fondamentale la terza dimensione. Così, ogni giorno, dopo la scuola, mi costringeva a disegnare dal vero. Cercavo di realizzare più di un lavoro, per avere qualcosa di riserva da presentare, e facevo in fretta per uscire a giocare anch’io. A 12 anni mi accompagnò, la sera, a seguire un corso di una fabbrica sul disegno meccanico. Voleva che fossi cosciente che essere bravi a disegnare non basta. Volevo andare a lavorare per la Disney e lui diceva: “Sì, puoi andare a fare la punta alla matita”. A Torino seguii invece corsi di disegnatore meccanico. Ebbi così l'occasione di incontrare Dante Giacomo e Nuccio Bertone e rimasi intrappolato alla Fiat, dove c'erano ingegneri bravi ma che non avevano l'aspetto creativo, frivolo. Così ho continuato in Fiat e poi da Bertone, nel 1959, ho ricevuto l'incarico di disegnare la mia prima vettura, una Alfa Romeo. Vorrei si sapesse che Giugiaro non è solo il tecnico automobilistico, mi ritengo un manovale della matita». La mostra si sviluppa sia all'interno che all'esterno del Castello Gamba. Sono esposti il pallone da basket, la macchina da cucire e lo spazzolino da denti con dentifricio incorporato firmati da Giugiaro che si alternano a manoscritti di Leonardo, in cui si trovano anche parallelismi tra il genio rinascimentale e il designer contemporaneo. «Sono entrambi miti irraggiungibili, uomini del loro tempo, parte integrante del nostro quotidiano. - commenta l'assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz - Hanno la capacità di unire bellezza e praticità». «Ringraziamo Giugiaro - aggiunge la responsabile scientifica del Castello Gamba Viviana Vallet - perché ha messo a disposizione il suo team e trovato gli sponsor». Il curatore della mostra è Alessandro Vezzosi, che spiega così l'affiancarsi di due personaggi lontani fra loro mezzo millennio: «Possiamo usare tre parole per unirli. Il tema dei dialoghi, che è di casa al Castello Gamba, fra il presente, l'età moderna e il Rinascimento. Le sorprese, che riguardano l'affiancare Leonardo al concetto del design e vedere Giugiaro come artista eclettico. Ed infine le scoperte, nella ricerca di esattezza, perfezione e bellezza di Leonardo e nella presenza in Giugiaro del disegno tecnico, della creazione di oggetti e della pittura». Giorgetto Giugiaro è famoso per avere realizzato almeno 300 modelli e prototipi di automobili di serie, dalla Panda alla DeLorean, protagonista del celebre film “Back to the future” del 1985, che ha raccontato l’idea di tornare a ritroso nel tempo per immaginare e capire meglio il futuro. È tuttavia straordinario il suo eclettismo: ha progettato con criteri innovativi treni ad alta velocità, tram e metro, elicotteri e imbarcazioni, motociclette e biciclette, macchine agricole ed elettrodomestici, mobili e componenti per la casa, macchine fotografiche e da cucire, attrezzi sportivi e strumenti odontoiatrici, sanitari e per lo screening. Fino a un modulo abitativo per gli astronauti all’interno di una capsula spaziale e al layout dell’organo a 7.000 canne della Cattedrale di Losanna. Da designer Giugiaro ha indagato le possibili evoluzioni di progetti abitativi e la fruizione delle città per il recupero di spazi e opportunità relazionali, con il ricorso a nuovi sistemi di mobilità, anche per contrastare l’inquinamento ambientale. La mostra è visitabile tutti giorni, dalle 9 alle 19, nel rispetto delle regole di accesso e fruizione volte a prevenire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, fino a domenica 26 settembre.

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