Reddito di cittadinanza, 29 denunciati dalla Finanza in Valle d’Aosta nel 2020
In occasione del 247° anniversario di fondazione del Corpo, celebrato mercoledì scorso, 23 giugno, nella caserma intitola a Eliseo Luboz in via Clavalité ad Aosta, il comandante territoriale delle Fiamme Gialle in Valle d’Aosta, il colonnello Massimiliano Re, ha tracciato un bilancio dell’attività scolta dai militari nel 2020. Tra i risultati operativi conseguiti spicca la scoperta di 8 evasori fiscali totali e di 18 lavoratori in “nero” o irregolari. A ciò vanno aggiunte le 38 ispezioni in materia di imposte dirette e di Iva, culminate nella denuncia di 6 persone per reati fiscali con beni sequestrati per 701mila euro. Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus, le Fiamme Gialle hanno compiuto 12.952 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento introdotte dai provvedimenti governativi e regionali. Ai finanzieri sono state delegate 126 indagini dalla magistratura per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale. Inoltre, 45 sono stati gli accertamenti di prestazioni sociali agevolate percepite indebitamente, per un totale di 179mila euro. Il monitoraggio del “reddito di cittadinanza” ha permesso di intercettare 140.406 euro di contributi ottenuti illecitamente e 75.910 euro richiesti ma non ancora riscossi. Al riguardo, sono state denunciate 29 persone all’autorità giudiziaria.
L’approfondimento di segnalazioni sospette ha visto la Guardia di finanza elevare 38 violazioni amministrative alla normativa antiriciclaggio e, nel campo dei reati fallimentari, 2 denunce hanno riguardato un totale di patrimoni risultati distratti dell’ammontare complessivo di 226.196 euro. Oltre 20 i chilogrammi di stupefacente sequestrati e 51 gli interventi dei militari in servizio nelle 2 stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza a Entrèves e a Breuil-Cervinia che hanno permesso si trarre in salvo 75 persone e di recuperare 20 salme.
Il comandante Massimiliano Re ha poi indicato i compiti dei suoi uomini per il prossimo anno che saranno specialmente impegnati nel monitoraggio dei ristori, dei sostegni e delle altre misure comunitarie, nazionali e regionali relative al periodo pandemico, «Per evitare che i fondi pubblici stanziati finiscano nelle mani sbagliate e vadano ad alimentare interessi illeciti».