La prima inarpa di Michel Nuzzi a Prà Oursie “Che emozione vivere a un passo dal cielo”

La prima inarpa di Michel Nuzzi a Prà Oursie “Che emozione vivere a un passo dal cielo”
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«È una cosa nuova e ciò mi invoglia ancora di più ad affrontare questa sfida insieme alla mia famiglia. Salire in alpeggio a Prà Oursie con i nostri animali mi ha reso felice». Così si esprime l’allevatore di Issogne Michel Nuzzi, 44 anni, che con la moglie Alessandra Cavaglià e le loro bimbe, Aline di 10 anni e Anaëlle di appena un anno, ha fatto la sua inarpa sabato scorso, 12 giugno, all’interno del Parco naturale del Mont Avic, con le sue cinquanta capre di razza Camosciata delle Alpi e una ventina di bovine da latte. «Non vedevo l’ora che arrivasse questo giorno e, se devo essere sincero, mi sono emozionato. - racconta - È stata una scelta di vita importante per me, per mia moglie Alessandra e le nostre figlie. Quassù, ai piedi del Mont Avic mi si apre un orizzonte diverso dal solito, perché sono sicuro che avrò l’opportunità di fare una bella esperienza continuando a produrre Toma, prodotti freschi e formaggi di capra. Voglio aderire al “Marchio di qualità Mont Avic”, un importante valore aggiunto sia per la mia attività di allevatore e per il ristoro sia per i turisti che acquisteranno i nostri prodotti».

L’alpeggio Prà Oursie, che si trova a 1.800 metri di quota nel versante del Parco all’interno del territorio comunale di Champdepraz, è affidato al nuovo gestore con la “Casa dell’Inglese” che è il punto di ristoro adiacente. A monte, l’alpeggio ingloba anche il tramuto Pian Tsaté, a 2.005 metri di altitudine.

Michel Nuzzi, che ha mollato un lavoro sicuro, quello di casaro nel caseificio Evançon di Arnad, per - dice - «uno stile diverso di vita, più a contatto con la natura e per dare la possibilità alle mie figlie di vivere e crescere in un ambiente più sano», ha firmato la primavera scorsa il contratto d’affitto per i prossimi 10 anni con l’Ente Parco Mont Avic. Era stato l’unico a presentare l’offerta rispondendo al bando di gara che scadeva il 30 novembre 2020.

Dal giorno della sua inaugurazione, avvenuta nell’estate 2010, fino al 31 dicembre 2019, l’alpeggio Prà Oursie e la struttura ricettiva erano stati gestiti dalla famiglia Bal di Charvensod. Nel 2020, il Parco aveva affidato l’alpeggio a Silvio Foy, allevatore di Champdepraz, che ha scongiurato l’abbandono dei pascoli che, come ricordava il presidente dell’Ente Parco, Davide Bolognini «avrebbe potuto portare a una crescita spropositata di piante infestanti».

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