Inaugurata la cappella restaurata dell’Echelly a Champorcher
Il parroco don Giuliano Reboulaz ha celebrato sabato scorso, 12 giugno, la Messa di inaugurazione della cappella dell'Echelly, a Champorcher, ristrutturata e restituita al culto dopo decenni di abbandono. Il recupero dell’edificio è stato possibile grazie all'impegno dello stesso parroco, ai contributi di enti e privati, al lavoro di due artigiani locali, Giocondo Bondon e Feliciano Chanoux, e della restauratrice Diana Costantini, il tutto sotto la supervisione della Soprintendenza regionale per i Beni e le Attività culturali. Situata sul bordo della strada reale voluta dal re Vittorio Emanuele II nel 1862, la sua costruzione risale almeno al 1769 - la data è incisa su una trave - ed è indicata nei documenti storici come “Chapelle des Degrés”. Non era collegata ad alcun villaggio ma la sua struttura, anomala rispetto alle altre, la rende particolarmente interessante: per adattarsi all’inclinazione della roccia, l’edificio è costituito da due corpi addossati, uno a monte dell’altro, fondati sulla roccia. L’opera di restauro ha riguardato sia la parte architettonica - con il rifacimento del tetto e il risanamento interno - che quella decorativa.