A Pollein l’ultimo atto della serie A di tsan: domenica di fronte Montjovet e Châtillon
Montjovet contro Châtillon, ovvero le seconde dei 2 gironi di serie A a confronto nella partita più importante della stagione. Domani, domenica 20 giugno, dalle 14 alla Grand Place di Pollein lo tsan assegna il suo Scudetto in una finale tra 2 grandi protagoniste di questa disciplina popolare. Il Montjovet è la squadra più vincente dell’ultimo decennio dello tsan, il Châtillon ha ritrovato i fasti di un tempo e ha un ragazzo - Manuel Brunod, 19 anni a luglio - che sembra poter bruciare le tappe e diventare uno dei giocatori più forti di sempre di questo sport.
Una finale tutta da seguire
Sarà una finale tutta da seguire, anche se la verità è che la gara - come le altre di questo 2021 - sarà a porte chiuse. I pochi fortunati ammessi alla Gran Place potranno però gustarsi una partita che promette scintille, anche per l’antica rivalità tra le 2 sezioni.
Una settimana fa Châtillon e Montjovet hanno “rovesciato il pronostico”, riservando le prime scintille di una stagione primaverile che fino a ora - bisogna ammetterlo - aveva regalato ben poche sorprese. Se la vittoria dei castiglionesi con il Brisma con ampio margine era comunque ipotizzabile, ha fatto scalpore il ko per Chambave I per mano del Montjovet. In una partita che aveva tutti i crismi di una finale il Chambave - imbattuto in quest’anno solare - è stato travolto dal collettivo della Bassa Valle, abile a restare reattivo in una seconda tchachà giocata ad altissima intensità. Il primo attacco si era chiuso in sostanziale pareggio - con il Montjovet avanti 1.143-1.065 a fronte di ben 10 buone in più - e nel secondo Remy Péaquin e compagni hanno mantenuto una buona costanza in fase di battuta (altre 20 buone), mentre il Chambave alla pertze non è riuscito a trovare continuità.
Il Montjovet, pur senza prestazioni individuali eccezionali (Remy Péaquin 196 in 2 buone, 96 metri nella prima tchachà e 95 nella seconda), è riuscito a fermare gli avversari in difesa, grazie anche a una rosa decisamente profonda: l’infortunio a Davide Priod, sostituito da Nicholas Dallod, non ha cambiato la fisionomia del Montjovet, sempre capace di essere quadrato in fase di ricezione.
Meno equilibrata l’altra semifinale, quella tra Brisma e Châtillon. In questo caso le percentuali di realizzazione hanno fatto la differenza, visto che sostanzialmente sul campo i 2 attacchi e le difese si sono equivalsi. 27 le buone totali del Brisma (17 + 10), 28 quelle del Châtillon (18+10), che però è stato decisamente più abile in fase di trasformazione. Manuel Brunod - 350 in 4 nel primo attacco - ha dimostrato di avere grandi numeri, ma il Châtillon ha potuto contare pure su Laurent Vittaz (686 in 7), vero mattatore della gara.
Doppia festa del Verrayes
La serie A deve emettere il suo ultimo verdetto, gli altri tornei dello tsan - invece - sono andati in archivio. L’ultimo fine settimana ha regalato una doppia soddisfazione alla sezione di Verrayes, che ha conquistato l’ennesimo successo con i suoi Juniores e la promozione in serie A con la terza squadra, capace di vincere il torneo cadetto ai danni del Valtournenche. A Emarère è andata in scena domenica la replica del match di campionato della settimana precedente: come 7 giorni prima il Verrayes III di Diego Foudon - 559 in 7 buone - ha dimostrato di avere qualcosa in più e ha legittimato la vittoria del campionato di B e la promozione nel torneo superiore, dove il Verrayes gareggerà con ben 3 squadre nella primavera del 2022. Il Valtournenche, nonostante un ottimo Marco Carrel (507 in 7), si è dovuto arrendere: la squadra della valle del Marmore è piuttosto giovane e se continuerà a giocare in questo modo arriverà in serie A a breve giro di posta.
Se la finale di serie B è stata quasi a senso unico quella Juniores di sabato 12 è stata decisamente più tirata: appena 51 i metri di vantaggio del Verrayes sul Montjovet al termine di una gara bella e appassionante e che ha dimostrato - se ancora ce ne fosse bisogno - quanto le statistiche e la storia contino poco sul campo di gioco. Il Verrayes, a fronte di 58 vittorie consecutive nel torneo giovanile, ha rischiato non poco contro un Montjovet che in pochi avrebbero pronosticato a questo livello già quest’anno. A fare la differenza, ancora una volta, i giocatori di maggior talento del Verrayes del capitano Elvis Meynet: uno su tutti François Chapellu, che con i suoi 492 metri in 7 buone è riuscito a tamponare la grandissima prestazione dell’avversario Denis Péaquin (588 in 8).
L’ultima finale prima di quella di domani è stata la gara femminile tra Pollein e Challand-Saint-Anselme: hanno vinto le più forti, le eterne ragazze della Val d’Ayas, che grazie ai 336 metri in 6 buone di Isabelle Grosjacques sono riuscite a conquistare l’ennesimo titolo della loro storia. Onore comunque al Pollein, squadra nata senza troppe ambizioni e arrivata giustamente fino all’ultimo atto di un torneo che è stato divertente e appassionante.