«Riprendere i rapporti con le altre minoranze linguistiche, non soltanto con la francofonia»

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Nella mattinata di mercoledì scorso, 9 giugno, il Consiglio Valle è stato impegnato nella sessione europea, programmata annualmente. La Regione Valle d'Aosta è coinvolta in numerosi programmi e progetti a cofinanziamento europeo, in attuazione delle politiche di coesione e agricola: le linee programmatiche approvate nella passata legislatura indicano un ulteriore impegno della Regione su alcuni obiettivi specifici dell'area macroregionale alpina Eusalp e della cooperazione territoriale transfrontaliera, transnazionale e interregionale europea.

Le priorità di intervento riguardano lo sviluppo della montagna in chiave sostenibile, l'accessibilità ferroviaria attraverso un collegamento con la rete europea, l'approccio «smart villages» a favore delle aree rurali, la transizione energetica del territorio per una valorizzazione dell'ambiente nell'ottica dell'obiettivo «Fossil fuel free» già approvato dal Consiglio regionale, la sfida della valorizzazione del patrimonio culturale quale fattore di coesione, benessere sociale ed economico, l'impegno a favore dei giovani per garantire partecipazione attiva e parità di accesso alle opportunità sia di formazione, sia di occupazione, il consolidamento dei rapporti con le Istituzioni europee anche attraverso l'ufficio di rappresentanza della Regione a Bruxelles.

«Bisogna riprendere i rapporti con le altre minoranze linguistiche, non soltanto con la francofonia. Penso ai catalani, agli scozzesi, che chiedono una visione europeista diversa da quella prona degli Stati» ha detto l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri aprendo la sessione.

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