Aiuti anti crisi, finalmente il via libera alla manovra da ottanta milioni
È «un intervento che la nostra comunità tanto provata dalla pandemia attende da tempo». Definisce così il provvedimento anti crisi Covid-19, contenuto nell'assestamento al bilancio 2021 della Regione Valle d'Aosta, il relatore di maggioranza Antonino Malacrinò (Progetto Civico Progressista). Il via libera è arrivato nella serata di giovedì scorso, 10 giugno. La manovra, da 129 milioni di euro, utilizza parte dei 185 milioni dell'avanzo libero del rendiconto 2020. Circa 80 milioni sono destinati alle misure anticrisi. I primi contributi arriveranno, dopo l’emanazione delle delibere attuative, alla fine di giugno.
Questi gli interventi principali.
Bonus
Innanzitutto il bonus ai titolari di partita Iva che potrà contare su 20 milioni di euro, a cui si aggiungono le risorse del Decreto sostegni bis per le imprese turistiche varato a livello nazionale. Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto, a chi nel 2019 ha registrato una riduzione del volume d’affari di almeno il 30 per cento nel periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021, rapportata al valore del volume d’affari del medesimo periodo degli anni 2019 e 2020. A chi è attivo dal 1° gennaio 2020 il contributo è concesso in misura fissa senza dover dimostrare una riduzione di volume d’affari e senza ulteriori condizioni.
I contributi concessi ammontano a 2mila euro per gli operatori economici il cui volume d’affari complessivo di riferimento è ricompreso tra 10mila e 35mila euro annui; 3.500 euro per volume d’affari tra 35.001 ed 65mila euro annui; 6mila euro per volume d’affari tra 65.001 ed 200mila euro annui; 10mila euro per volume d’affari tra 200.001 e 400mila euro annui; 15mila euro per volume d’affari ricompreso tra 400.001 ed un milione di euro annui; 20mila euro per volume d’affari tra 1.000.001 e 5 milioni di euro annui e 25mila euro per volume d’affari ricompreso tra 5.000.001 e 10 milioni di euro annui.
Gli importi forfettizzati sono incrementati, rispettivamente, del 50 e dell’80 per cento se la riduzione del volume d’affari è ricompresa tra il 50 e l’80 per cento o se è superiore all’80 per cento.
Investimenti
Per il 2021, alle imprese turistico-ricettive e commerciali, ai proprietari o gestori di rifugi alpini, alle imprese industriali e artigianali, alle imprese agricole, aventi sede legale o operativa in Valle d’Aosta, nonché ai lavoratori autonomi e ai professionisti, singoli o associati, titolari di partita IVA, residenti o aventi sede effettiva di svolgimento dell’attività in Valle d’Aosta, sono concessi contributi una tantum a fondo perduto a parziale copertura dei costi per investimenti in beni strumentali o in opere di adeguamento degli spazi funzionali all’esercizio dell’impresa sostenuti o avviati dal 1° giugno 2021 al 29 ottobre 2021. Lo stanziamento è di 13 milioni di euro. I costi per i veicoli aziendali sono ammessi a contributo solo se integralmente deducibili.
I contributi sono concessi in misura pari al 30 per cento della spesa complessiva ammissibile per singola impresa, al netto degli oneri fiscali se recuperabili: 25mila euro per volumi d’affari nel 2019 fino a 40mila euro; 50mila euro per volumi d’affari fino a 150mila euro; 75mila per volumi d’affari fino 400mila euro; 100mila euro per volumi d’affari fino a 1 milione; 250mila euro per volumi d’affari oltre il milione di euro, 50mila euro per imprese attive dal 1° gennaio 2020 e per i proprietari e i gestori di rifugi alpini non costituiti in forma d’impresa; 50mila euro per i lavoratori autonomi e i professionisti, singoli o associati, per i quali i contributi sono concessi per i soli investimenti materiali e immateriali, finalizzati alla digitalizzazione.
Occupazione
E’ prevista una nuova indennità regionale di 1.000 euro per i lavoratori dipendenti che abbiano cessato di beneficiare dell’indennità di disoccupazione NASpI tra il 1° giugno 2020 e il 31 marzo 2021; per tutto il periodo compreso tra la data di cessazione della Naspi e il 31 marzo 2021 e non siano beneficiari del reddito di cittadinanza. La misura, che potrà contare su 2 milioni di euro, non è cumulabile con quella varata per i lavoratori stagionali nel marzo scorso.
Tornano anche le indennità per i lavoratori dipendenti che hanno beneficiato di ammortizzatori sociali tra tra il 1° ottobre 2020 e il 31 marzo 2021, per almeno venti giornate. L’indennizzo una tantum differenziato in relazione alla durata del periodo di integrazione salariale fruito, è di 400 euro se la durata del periodo di integrazione fruito è compresa tra 20 e 40 giornate; 600 euro tra 41 e 52 giornate e 800 euro tra 53 e 64 giornate, 1000 euro superiore a 65. Ai fini della determinazione del numero di giornate utili per il riconoscimento dell’indennità, i lavoratori devono aver beneficiato degli ammortizzatori sociali previsti per almeno un’ora al giorno.
Ad integrazione dei fondi previsti dal Decreto Sostegni Bis la Regione, per l’anno 2021, concede un contributo straordinario (1 milione di euro disponibile) alle scuole di sci. Invece 600mila euro andranno alle guide alpine valdostane.
Per gli sci club valdostani, affiliati all’Asiva, è previsto un contributo a fondo perduto sulle spese sostenute (fino al 70 per cento) per le prestazioni rese dai soggetti gestori delle piste per lo svolgimento delle sessioni di allenamento di sci alpino e di snowboard dei rispettivi atleti tesserati.
A favore dei soggetti organizzatori di manifestazioni ed eventi sportivi programmati nel corso dell’anno 2020 e annullati a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, sono destinati 150mila euro.
Piano politiche del lavoro
Con un voto unanime il consiglio regionale ha licenziato nel pomeriggio di mercoledì il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2021-2023.
«Questo documento strategico mancava da anni e arriva in un momento estremamente importante. - ha ricordato in aula l’assessore regionale al Lavoro Luigi Bertschy - Il Piano si propone di dare avvio a una serie di politiche che andranno poi verificate e ripensate nella logica della progettualità che le contraddistingue. L’intenzione è quella di avere un percorso regionale per le nostre politiche attive, tenendo in considerazione quanto avviene a livello nazionale. C’è un dibattito politico importante sul blocco dei licenziamenti: un tema che deve essere oggetto di attenzione da parte nostra per far sì che il tutto sia orientato e sostenuto con politiche del lavoro».
La manovra di assestamento di bilancio mette a disposizione 19 milioni di euro per dar corso alle azioni del piano.
Tra le misure previste dal Piano di politiche del lavoro 2021 – 2023 vi sono i voucher di conciliazione, voucher per la formazione continua dei dipendenti ma anche voucher per la frequenza di corsi di formazione, anche al di fuori del territorio regionale.
Il Piano si concentra sulle misure di politica attiva del lavoro: dagli incentivi all’occupazione, alla formazione, alla creazione diretta di posti di lavoro e ai servizi per l’impiego, volti ad accrescere l’occupabilità delle persone.