Albergo-scuola, esperimento da portare in Valle d’Aosta L’esperienza del Trentino
Una delegazione composta dalla presidente della Fondazione dell’Ecole Hôtelière di Châtillon Jeannette Bondaz, dall’assessore regionale al Turismo e dal direttore dell’Adava Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta Emilio Conte, venerdì e sabato scorsi, 4 e 5 giugno, è stata in Trentino per conoscere un modello innovativo di albergo-scuola, gestito direttamente dagli studenti dell’Istituto alberghiero provinciale.
Una proposta di alta formazione legata al brand «Ospitalia», che si potrebbe «importare» anche in Valle d’Aosta. «Ospitalia Academy» è un progetto realizzato e promosso da «Ospitalia», ideato e cofondato da Federico Samaden, dirigente dal 2009 dell’Istituto alberghiero di Trento, nonché fondatore nel 1989 - insieme a Vincenzo Muccioli - della sede trentina di San Patrignano. L’Academy mira alla creazione di una rete nazionale di alta formazione in «ospitality», che unisce la preparazione tecnico-professionale a quella culturale-umanistica. Dal Trentino, è poi nata la prima replica in Piemonte, a Biella, aprendo la via allo sviluppo di altre sedi a livello italiano.
«Con il desiderio di fare uno studio comparativo di esperienze in Italia e in Svizzera, per capire quali siano le proposte già esistenti nell’alta formazione per gli studenti che hanno concluso gli studi da noi e intendono specializzarsi in ambito ricettivo-turistico» spiega Jeannette Bondaz, «Siamo partiti dal Trentino, che ha una proposta di qualità certificata da Swiss Education Group. L’ente svizzero ha riconosciuto la formazione di “Ospitalia”, i cui titoli sono utili per proseguire gli studi in Svizzera». I componenti della delegazione valdostana hanno soggiornato nell’albergo didattico di Ospitalia, che ha nelle sue vicinanze un ristorante sempre didattico al servizio anche dei clienti esterni all’hotel.
«L’albergo-scuola permette agli studenti di vivere una situazione di stage e apprendimento in modalità protetta» riferisce Jeannette Bondaz. «Se dalla scuola si passa direttamente all’esperienza lavorativa in hotel, quest’ultimo non sempre riesce a seguire in modo adeguato la formazione dei giovani. Nell’albergo didattico si è invece strutturati per accompagnare i ragazzi con dei clienti veri, però con docenti in cucina, in sala e a sovrintendere le pulizie delle camere. E’ una sorta di “cuscinetto” tra la scuola e il lavoro, che consente un passaggio più tutelato e controllato. Ascoltando negli anni gli albergatori iscritti all’Adava, i ragazzi della nostra scuola non sempre sono pronti per un’esperienza diretta. Abbiamo rilevato questa necessità, da parte sia della scuola sia delle aziende, e siamo in fase di osservazione, guardando a realtà simili alla nostra. Federico Samaden dà molta importanza al benessere degli alunni e dei formatori nella scuola e a non lasciare nessuno indietro. Oltre che formatore, è infatti attivo nella lotta contro le dipendenze grazie al progetto “Libera la scuola”, riconosciuto dal Ministero».