Edi Chenal presidente dei cacciatori di Saint-Pierre «Guardare avanti e ricompattare la sezione»
Il direttivo della sezione comunale venatoria di Saint-Pierre ha scelto il nuovo presidente: Edi Chenal, ex guardaparco in pensione dallo scorso 1° gennaio.
«Non volevamo proseguire nel commissariamento della sezione - dichiara Edi Chenal (foto) - per questo motivo io e chi oggi con me compone il direttivo ci siamo messi in gioco, tenendo conto che lo hanno fatto anche due componenti del precedente consiglio, vale a dire Jean Marc Christille e Michel Luboz. Dobbiamo guardare avanti cercando di ricompattare la sezione, anche se sono consapevole che sarà necessario del tempo. Sono convinto che ci riusciremo, nonostante l’ombra di un possibile strascico: tutto questo non regala certo una bella immagine del mondo venatorio valdostano. Placare gli animi è, dunque il primo obiettivo da raggiungere guardando al futuro senza più polemiche».
La sezione conta una trentina di cacciatori. Il direttivo, composto dallo stesso Edi Chenal e da Sabatino Cardamone, Jean Marc Christille, Eddy Liveroulaz e Michel Luboz, era stato eletto per il quinquennio 2021-2025, durante le votazioni di fine aprile e a poco più di 2 mesi dal voto - domenica 21 febbraio - per il rinnovo del Comitato regionale per la gestione venatoria e delle 54 sezioni comunali venatorie sparse sul territorio valdostano.
Il voto di aprile è stato necessario dopo le dimissioni in blocco del vertice eletto a febbraio, attaccato da alcuni cacciatori del posto che non avevano digerito la nomina a presidente di Giuseppe Lazzaro, marito dell’ex assessore comunale Monica Carcea, coinvolta nell’inchiesta «Geenna».
In seguito alle dimissioni del precedente direttivo, Carlo Ferraro, rappresentante della circoscrizione venatoria numero 2 Grand Paradis aveva dovuto occuparsi della questione.
«Dopo tutto quello che è successo, - dichiara Carlo Ferraro - Edi Chenal è sicuramente la persona giusta, al posto giusto nel momento giusto. Finalmente è stato messo il punto a una diatriba che non ha fatto assolutamente al mondo venatorio e che, sicuramente poteva essere gestita in maniera diversa, con un po’ di buon senso».
«La situazione che si era venuta a creare è un po’ colpa di tutti, però – parole di Sergio Grange presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria - il mondo della caccia non ne aveva proprio bisogno. Sono molto soddisfatto che la sezione venatoria di Saint-Pierre abbia oggi il suo nuovo direttivo e il presidente. Credo che la situazione di difficoltà sia stata in parte superata e che seppure lascerà uno strascico, tutto ripartirà per il bene della sezione e dei cacciatori di Saint-Pierre».