Festa del Lardo, nuovo direttivo entro fine anno
«Spero vivamente che entro la fine dell’anno venga nominato il nuovo direttivo, in modo che possa cominciare in tempo l’organizzazione della Festa del Lardo del 2022». Parole di Lorenzo Borettaz, formalmente ancora presidente dell’associazione Lo Doil ma in realtà già dimissionario dalla fine del 2019. «Ho presentato le mie dimissioni ben prima che iniziasse la pandemia. - sottolinea - Nel frattempo, però, sono rimasto in carica, in particolare per portare alla chiusura tutti i conti in modo da lasciare una situazione in ordine a chi verrà dopo di noi». Quindi un’altra Festa del Lardo come presidente del comitato Lo Doil è da escludere per Lorenzino Borettaz? «Sono alla guida dell’associazione dal 1992, sono ormai trent’anni, penso di aver diritto di andare in pensione! - scherza il presidente dimissionario - Ci sono giovani volenterosi che possono prendere il nostro posto. Noi continueremo a dare un supporto ma le decisioni dovranno prenderle loro. E’ anche giusto che apportino le novità che ritengono più opportune». Il suo ruolo di presidente dimissionario non c’entra nulla con la decisione di annullare la festa con quasi tre mesi di anticipo? «Assolutamente no, il motivo è solo che con le restrizioni legate alla pandemia non pensiamo di poter organizzare una festa che richiama molte migliaia di persone. - risponde Lorenzo Borettaz - Sono fiducioso che entro la fine di quest’anno si arrivi ad avere un nuovo direttivo in modo che possa avviare fin da subito nelle migliori condizioni l’organizzazione della festa del 2022».
Salta anche la Veillà Non solo la Festa del Lardo non si svolgerà ad Arnad nell’estate del 2021. Anche la tradizionale Veillà - manifestazione biennale dedicata ai mestieri d’antan e all’enogastronomia che si svolgeva tra fine giugno e inizio luglio - non avrà luogo, dopo l’annullamento che si era reso necessario già lo scorso anno a causa della pandemia. «Quest’anno la Veillà sicuramente non si farà. Per il prossimo anno vedremo...» commenta Simone Bonel, presidente dell’associazione Le Dzovéo.