Consorzio Pesca, finisce il regno di Antonio Crea Battuto per un solo voto: “Lascio senza rimpianti”
Antonio Crea non sarà più il presidente del Consorzio Pesca. Da 30 anni alla guida dell’ente, per 1 solo voto di differenza su René Cuignon (46 voti ottenuti), Antonio Crea (45) non è stato rieletto in seno al direttivo del Consorzio in occasione delle elezioni per il rinnovo per il periodo tra il 2021 e il 2025 dei rappresentanti dei pescatori - uno per ogni Unité des communes - che si sono svolte domenica scorsa, 30 maggio, su tutto il territorio valdostano. Avevano diritto al voto 926 pescatori; hanno votato in 399.
Con Antonio Crea e René Cuignon, in corsa per essere eletto nella comunità 4 Mont Emilius c’era anche Piero Diego Verducci cui è andata la fiducia di 39 pescatori. Gli altri candidati rappresentanti eletti domenica scorsa nelle varie comunità sono: René Marius Rey (17 voti, comunità 1 Valdigne-Mont Emilius), Nadir Charles (31 voti, comunità 2 Grand Paradis), Gianfranco Teggi (19 voti, comunità 3 Grand Combin), Giampiero Valentino (37 voti, comunità 5 Mont Cervin), Ugo Favre (62 voti, comunità 6 Evançon), Giovanni Antonio (39 voti, comunità 7 Mont-Rose) e Mario Lazier (12 voti, comunità 8 Walser).
Nei prossimi giorni si conosceranno i nomi dei componenti delle sezioni territoriali.
Per il passaggio del testimone tra il futuro presidente e Antonio Crea ci vorranno ancora alcuni giorni. Saranno, infatti, i neo eletti del consiglio di amministrazione a nominarlo, durante la prima riunione post elezioni. Le prime indiscrezioni lascerebbero pensare a René Cuignon, alla sua prima esperienza all’interno del neo-costituito Cda - come lui, anche Nadir Charles e Ugo Favre affrontano il loro primo mandato in seno al Consorzio - che è composto dagli 8 rappresentanti dei pescatori e dai 5 membri che saranno nominati dall’Amministrazione regionale. Però i più recenti mormorii nell’ambiente valdostano della pesca parlano di un neo presidente «con esperienza che conosca le normative che regolano il settore e che abbia già affrontato le tante problematiche del mondo della pesca».
Antonio Crea, che si appresta a passare di mano lo scettro del Consorzio Pesca, avrebbe potuto fare ricorso per il voto annullato che lo porterebbe alla pari di René Cuignon. «Come succede per ogni cosa nella vita, c’è sempre un inizio e una fine. - commenta Antonio Crea a distanza di qualche giorno dai risultati elettorali - Non esiste l’infinito. Perché l’infinito è solo nello spazio e nel tempo. Cedere, quindi, ad altri la posizione di vertice del Consorzio non mi pesa affatto. Forse perché, al di là di tutto, mi sento tranquillo di avere lasciato qualcosa di buono di quanto fatto fino a oggi. Non sono stato rieletto per un voto annullato che se facessi ricorso sarebbe sicuramente riammesso andando alla pari con René Cuignon. Questo significherebbe dover rifare le elezioni, ma non è mia intenzione presentare ricorso, perché dopo avere dato molto di me in questi 30 anni di mia permanenza all’interno del Consorzio, non voglio assolutamente dare ulteriori problemi all’ente. Credo fortemente nel lavoro del Consorzio che deve svolgere in questo momento un ruolo molto importante vista la crisi. C’è tanta carne al fuoco. Quindi, pur sapendo che la ragione sarebbe dalla mia parte, non farò ricorso! Farò il nonno e continuerò a occuparmi di pesca con tutti i miei hobby, perché la pesca è sempre stata per me un hobby. Auguro, quindi, un buon lavoro a tutti!».