Cri sampietro
Continuando nella presentazione di alcuni Presidenti della Croce Rossa negli anni, occorre menzionare il professore Giovanni Maschio che, per oltre un ventennio, dette lustro alla gestione dell’associazione in Valle d’Aosta, in veste di Vicepresidente prima e Presidente poi. Il lungo periodo della sua presidenza coincise con gli anni difficili del dopoguerra, quando la popolazione necessitava di aiuti primari e il ruolo della Croce Rossa risultò determinante.
Della sua successione, in qualità di Presidente, a Gabriele Michelini Conte di San Martino, si ha notizia dal verbale della seduta del Consiglio del 17 marzo 1945, nella sede storica di via Amedeo VI.
Con l’avvento alla presidenza del professor Giovanni Maschio, iniziò un proficuo lavoro improntato a criteri di economicità e massima resa, caratterizzato da una grande attenzione all’attività di soccorso e trasporto, considerati la fonte principale dei proventi.
Curò in particolare modo anche le entrate legate alla contribuzione da parte delle Amministrazioni comunali che, nel corso degli anni Cinquanta, era libera e variava da un minimo di 5.000 fino a 50.000 lire.
Con lettera del 4 settembre 1954, il presidente Giovanni Maschio, a nome del Consiglio di Amministrazione del Comitato, ringrazia per un contributo straordinario di 50.000 lire elargito dal Comune di Aosta.
Per ovviare all’interruzione della raccolta fondi porta a porta che, nel corso della Settimana della Croce Rossa, garantiva «una lira per ogni abitante», il presidente Giovanni Maschio si adoperò per consolidare il connubio con le delegazioni dei Comuni valdostani, che volle dotare di una cassetta di pronto soccorso per le situazioni di necessità. Con l’intento di «portare l’opera assistenziale della Croce Rossa anche alla popolazione più disagiata», in particolare a quella in alta montagna, il Consiglio decise in tal senso a spese del Comitato e supportato da un «adeguato» contributo da parte dell’Amministrazione regionale della Valle d’Aosta. Si ha notizia della concessione da parte di quest’ultima, per l’esercizio finanziario 1951, di un contributo di 300.000 lire per il mantenimento in efficienza delle 34 cassette sanitarie distribuite ai Delegati della Croce Rossa dei Comuni privi di farmacia e di strada.
Il professor Giovanni Maschio credeva convintamente nei valori di Croce Rossa, è quanto emerge dalle sue parole riportate nel verbale dell’adunanza del 2 marzo 1959 «Mi è gradito assicurare le autorità e i soci che è fermo proposito di questo Comitato di continuare con lo stesso ritmo anche per l’avvenire, accrescendo ed affinando l’organizzazione nel superiore interesse della popolazione. Racco-mando ai sostenitori e ai benefattori della C.R.I. il contributo morale e finanziario perché solo con l’aiuto di tutti vi potrà essere l’aiuto per tutti».
Nella veste di Presidente della Croce Rossa prima, carica ricoperta fino al 1965, consigliere regionale dal 1954 al 1959 e ancora fino al 1963, quindi assessore alla Sanità, il professore Giovanni Maschio contribuì in misura determinante ad accrescere e diffondere lo spirito di Croce Rossa.