Martedì ultima campanella per quasi 15mila studenti «Dovremo affrontare le conseguenze del calo di natalità»
Martedì prossimo, 8 giugno, le lezioni si concluderanno per un totale di 5.431 alunni della scuola primaria (le elementari per intenderci), 3.627 studenti della scuola secondaria di primo grado (le medie) e 5.662 giovani della scuola di secondo grado (le superiori), compresi gli enti di formazione.
Gli studenti che affronteranno l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (l’esame di terza media) sono 1.191. A differenza dello scorso anno, l'esame di terza media si svolgerà in presenza. Non vi saranno le prove scritte, solo un orale durante il quale gli alunni dovranno presentare l'elaborato assegnato dai loro docenti. La discussione dell’elaborato si terrà secondo un calendario stabilito da ogni istituzione scolastica. Le operazioni si concluderanno entro mercoledì 30 giugno. Per garantire la sicurezza di candidati e personale scolastico, il Ministero dell’istruzione e il CTS hanno elaborato un protocollo di sicurezza che fornisce le linee guida su distanziamento, uso delle mascherine e sugli altri comportamenti utili per la prevenzione del contagio.
Gli studenti che affronteranno l'esame di maturità - conclusivo del secondo ciclo di istruzione - sono 897. Gli esami inizieranno mercoledì 16 giugno e si concluderanno indicativamente entro mercoledì 30 giugno. Come lo scorso anno, l’esame consisterà, a causa dell'emergenza sanitaria, in una sola prova orale in presenza, nel rispetto delle indicazioni contenute nel Protocollo di sicurezza del Ministero.
Saranno coinvolti, indicativamente, 300 commissari suddivisi in 25 commissioni presiedute da altrettanti presidenti, che redigeranno i rispettivi calendari.
«Questo anno scolastico, iniziato con auspici positivi, - commenta la sovraintendente agli studi, Marina Fey - purtroppo ha messo a dura prova, dopo pochi mesi di didattica in presenza, tutta la comunità scolastica e, in primis, gli studenti della scuola secondaria che si sono ritrovati a frequentare, per determinati periodi, la scuola “ad intermittenza”, affievolendo così le relazioni umane e lo “stare insieme”, fondamentali per crescere ed evolvere. Grazie, comunque, allo sforzo di tutti i soggetti coinvolti, si è cercato di garantire il più possibile la frequenza in presenza, potenziando, sin da subito, il servizio di trasporto pubblico, attivando una campagna di screening, su base volontaria e gratuita, per il personale scolastico e per gli studenti, e promuovendo una massiccia campagna vaccinale per i docenti già dal mese di gennaio. Oltre alle novità proposte dal Ministero, legate in particolare all’introduzione della disciplina dell’educazione civica e alla valutazione descrittiva nella scuola primaria, si segnala, come elemento positivo, il potenziamento delle competenze digitali, che ha interessato non solo gli studenti, ma anche il personale docente, attraverso una formazione a distanza più ampia e capillare su tutto il territorio regionale. Tale formazione ha fornito spunti interessanti per sperimentare una didattica attiva e stimolante con nuovi materiali e strumenti, da affiancare a quella tradizionale, - conclude Marina Fey - per coinvolgere maggiormente gli alunni durante le lezioni, soprattutto quelli più fragili e con bisogni educativi speciali».