Il «savoir faire» di diritto tra le materie di studio all’Alberghiero di Châtillon

Il «savoir faire» di diritto tra le materie di studio all’Alberghiero di Châtillon
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La forma nell’hotellerie è sostanza. Se si ambisce a dirigere ristoranti e alberghi, sapersi presentare, saper accogliere, parlare e comportarsi sono componenti essenziali. Che sia porgere il vino nel bicchiere giusto, valorizzare il menu o gestire un cliente «capriccioso», dimostrare savoir faire può fare la differenza.

«Sicuramente la fa nel momento del colloquio davanti al responsabile del personale per ottenere il lavoro e, ancora di più, quando si hanno di fronte clienti che vogliono godere appieno della vacanza con le giuste coccole e attenzioni da parte di chi gestisce la struttura» commenta Jeannette Bondaz presidente dell’Ecole Hôtelière - Fondazione per la formazione professionale turistica di Châtillon.

«In Valle d'Aosta, su circa quattrocentocinquanta hotel e residenze turistico alberghiere, cento sono di alto livello, quattro e cinque stelle. Per questo abbiamo il dovere di formare i nostri alunni per questi standard, fornendo loro gli elementi base del sapersi presentare in modo adeguato: saper portare una divisa, capelli curati, barba rasata, nessun piercing o tatuaggio visibili. Sono le regole base di tutte le scuole alberghiere al mondo. Noi abbiamo deciso di accompagnare i nostri studenti, con l'aiuto di professionisti, verso la conoscenza di questa parte di presentazione della persona, che ha un ruolo importante nel settore della ricettività ed accoglienza».

Per il primo anno all’Alberghiero è partito un percorso formativo con Projet Formation - Scuola estetisti e parrucchieri di località Panorama a Châtillon sull’igiene personale e l’estetica, che ha coinvolto le due prime e le due seconde dell’Ecole Hôtelière. Doveva svolgersi in presenza, invece si è tenuto online a gennaio e solo ora si conclude dal vivo a maggio.

«Curare la propria persona per avere più stima di sè e per proporsi agli altri con maggiore sicurezza è essenziale per lavorare nell’ospitalità, ma anche per stare meglio con se stessi, conoscere meglio il proprio corpo, essere più sicuri e meno influenzabili dalle mode che circolano sul web» dichiara Anna Jans, coordinatrice didattica dell’Ecole. «Gli alunni hanno interiorizzato, appreso e apprezzato lo stile più classico proposto dal corso, che ha avuto molto successo».

«Nel primo quadrimestre è partito online, tra novembre e gennaio, mentre dalla settimana scorsa estetisti e parrucchieri sono entrati nelle classi per mostrare meglio tecniche e attrezzature. Sono stati complessivamente 8 incontri, di cui l’ultimo ieri, venerdì 28 maggio, in orari curricolari» conferma Sara Perucchione, insegnante referente del progetto. «L’auspicio è che possa proseguire anche l’anno prossimo, in modo da offrire agli alunni gli strumenti per essere sempre adeguati nel luogo di lavoro».

Trasversali a tutti gli insegnamenti e progetti sono, infine, le buone maniere, il sapersi comportare e l’essere sobri, senza piercing o tatuaggi visibili per esempio, tenendo in ordine l’armadietto e curando i capelli e la divisa, come prevede il regolamento d’istituto.

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