Campi sportivi, strutture polivalenti, bar-ristoranti Quando i Comuni non riescono a darli in gestione

Campi sportivi, strutture polivalenti, bar-ristoranti Quando i Comuni non riescono a darli in gestione
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Dovevano essere l’atout vincente. La «carta» in più per lo sport o per il turismo. Tante volte invece centri sportivi o strutture polivalenti sono diventate un problema, un cruccio per le Amministrazioni comunali, che soprattutto negli ultimi anni hanno incontrato difficoltà, a volte insormontabili, ad affidarne la gestione ai privati.

A Saint-Nicolas per esempio c’è «Le Foyer»: il bar ristorante si trova a Fossaz Dessous, all'interno dell'area sportiva con campi da tennis, calcetto, pallavolo, bocce e parco giochi.

«Eravamo usciti con un avviso di manifestazione di interesse lo scorso autunno, a novembre. - segnala il sindaco Marlène Domaine - Poi visto che non era andato a buon fine, e considerato che siamo entrati in zona rossa, con i locali chiusi, non siamo andati avanti. Abbiamo ripubblicato il bando a marzo, per un mese e mezzo: niente, deserto. La richiesta a mio parere era sensata: 6mila euro all’anno, compreso l’utilizzo dell’appartamento presente nel Foyer. Nell'ultimo periodo avevamo avuto nuovamente richieste e sembrava rinato un po' di interesse, abbiamo quindi ripubblicato il bando, con scadenza martedì 1° giugno. Stesse condizioni, però con la scadenza del pagamento del canone di locazione dei trimestri 2021 posticipato a fine anno. L'obiettivo rimane sempre quello di riaprire per l'estate. Nel frattempo si è cercato di capire quali potevano essere le problematiche all’origine della difficoltà di affidare il Foyer in gestione, e il periodo di incertezza vissuto fino ad ora non ci ha aiutato».

E’ andato deserto pure l’ultimo bando per la gestione del centro sportivo di Epinel, a Cogne, lo scorso mese di aprile. Nessuna offerta, però il campo non resterà chiuso. «E’ troppo importante per l’estate di Cogne - spiega il sindaco Franco Allera - quindi cercheremo di renderlo disponibile a locali e turisti tramite i mezzi e il personale del Comune».

In particolare per l’affidamento della gestione della struttura l’Amministrazione chiedeva 12mila euro all’anno, accettando in detrazione sull’importo dell’affitto le eventuali spese di investimento e di valorizzazione che il proponente indicava in sede di gara. Il centro sportivo si compone di un campo da calcio, uno da calcio a 5, uno da tennis, minigolf, un’area per i giochi dei bambini e un bar pizzeria. «Ripresenteremo il bando appena sarà possibile, difficilmente in estate - conclude il sindaco Franco Allera - Per il momento lo terremo noi in ordine».

E’ una vicenda che si trascina da anni quella del centro sportivo di Saint-Pierre: un campo da calcio, uno da calcio a cinque, spogliatoi al piano terra, una grande superficie coperta al primo piano da adibire a ristorante - all’altezza del parco giochi - e poi altri campi per il gioco delle bocce, da basket e da tennis. I precedenti bandi sono andati deserti e il prossimo verrà pubblicato con ogni probabilità dall’Amministrazione comunale che si insedierà, dopo le elezioni (in autunno?), al posto dei commissari. Al momento quindi la struttura resta in gestione (fino ad ora in virtù di una convenzione rinnovata di anno in anno) alla Polisportiva Comunità montana Grand Paradis - oltre 200 tesserati - che su questo campo da calcio allena i bambini delle categorie più giovani.

Deserta pure la gara che aveva come oggetto la concessione della gestione del Campeggio Les Iles di Pollein e degli annessi bar e ristorante, di proprietà comunale. Si partiva da una base d'asta di 811.800 euro (Iva esclusa) e la durata della concessione prevista era di 15 anni, decorrenti dalla stipula dell’atto, con la possibilità di rinnovo per ulteriori 5 anni. Il concessionario avrebbe dovuto anche farsi carico della realizzazione degli interventi necessari al fine di adeguare l'intera struttura alla normativa vigente e di permetterne la classificazione minima a tre stelle.

L'area è molto grande e il bando prevedeva un periodo di gestione di 15 anni con l'opzione di ulteriori 5: punti sui quali l’Amministrazione dovrà ragionare nell’ideazione del nuovo bando.

Lunedì prossimo, 31 maggio: quel giorno è prevista l’aggiudicazione della gestione del Vieux Quartier, l’ex Caserma Giordana adibita a struttura ricettiva nel cuore di Valgrisenche. «Sono state diverse le risposte alla procedura di manifestazione di interesse proposta dal Comune» segnala Aline Viérin, sindaco di Valgrisenche. Verranno valutate sia l’offerta economica migliore, che il progetto tecnico gestionale.

Lo scorso mese di marzo, dopo solo un anno, l’Amministrazione comunale e la società Valma, rappresentata da Giuseppe Valentini, avevano risolto consensualmente il contratto che li legava fino all’agosto 2026 in quanto «E’ venuto meno l'interesse di entrambe le parti a proseguire il rapporto instauratosi tra le stesse a seguito della stipula del predetto contratto». Per la sindaca Aline Viérin ora la priorità è «Essere pronti per l’estate. La struttura è pronta all’uso e non ha bisogno di particolari lavori, è fondamentale partire al più presto anche per organizzarsi in vista della stagione invernale».

«A noi serve una struttura ricettiva calata sulle esigenze del territorio e delle persone che lo frequentano, gente che va in montagna per fare escursioni o per sciare».

Era stato pubblicato a metà marzo un bando d’appalto per la gestione del complesso delle ex Casermette di Derby a La Salle: il locale adibito a bar che si trova all’interno della struttura era stato riqualificato dal Comune un paio di anni fa con un investimento di 150mila euro. Poi, l’anno scorso, per i noti motivi legati al Coronavirus, tutto è rimasto bloccato. Oltre alla gestione del bar e ristorante, era concessa la possibilità di utilizzare anche gli altri locali a disposizione, con l’erogazione di servizi di commercio di vicinato, servizi socio-ricreativi, anche servizi alla persona, attività formative e di valorizzazione del territorio.

Andato deserto, è stato riproposto uguale il mese scorso. A quanto pare andato a buon fine: gli uffici comunali stanno provvedendo al reperimento delle ultime documentazioni, «Con la prossima settimana dovremmo essere in grado di ufficializzare il nuovo gestore» comunica il sindaco Loris Salice.

Le ex Casermette dispongono di ampie zone: oltre al bar con relativa cucina e servizi per 140 metri quadrati vi sono un ampio salone di circa 200 metri quadrati e altre stanze separate che potrebbero appunto esser destinate a scopi diversi. La parte adibita a bar-ristorante è disposta su 2 piani, con una parte soppalcata che può ospitare fino a 50 coperti. Il contratto è di 5 anni, eventualmente rinnovabili per altri 5 e l’importo a base di gara è di 4.100 euro annui.

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