«Bene la manovra anti crisi, però deve essere approvata subito»
«Dopo un impegnativo ma proficuo lavoro di costante confronto con le associazioni di categoria, il giudizio sul documento è unanimemente positivo in quanto recepisce buona parte delle osservazioni presentate all’Amministrazione, in particolare per quello che riguarda i ristori per coloro che avevano accusato una reale perdita, il mantenimento dell’occupazione, il sostegno a nuovi investimenti per tutte le imprese e l’accesso alla liquidità a costi vantaggiosi». Parole di Nicola Rosset, presidente della Chambre Valdôtaine, la Camera di commercio della nostra regione, che fin dalle prime fasi dell’elaborazione della proposta di disegno di legge sugli aiuti anti crisi Covid ha svolto il complesso lavoro di raccolta e di coordinamento delle istanze provenienti dai diversi settori economici. Manovra che andrà all’approvazione del Consiglio Valle nella seduta di mercoledì 9 e giovedì 10 giugno prossimi.
Le associazioni di categoria quindi condividono l’impianto del documento proposto dall’Amministrazione regionale: «Tutto può certamente essere migliorato, però ora la priorità per la Chambre, così come per le associazioni, è che il documento sia approvato il più rapidamente possibile e le misure siano subito messe in campo» sottolinea Nicola Rosset.
In seguito agli esiti di una riunione che si è svolta giovedì 20 giugno scorso e che ha messo di fronte proprio i rappresentanti della Chambre e delle varie associazioni di categoria, si è ritenuto opportuno sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione regionale alcune ulteriori osservazioni con l’auspicio che possano essere recepire in fase di approvazione o di attuazione delle misure.
In particolare il documento evidenzia come i rifugi alpini che prevedono le aperture in primavera, per il secondo anno consecutivo abbiano completamente perso la stagione dello sci alpinismo. Il periodo di riferimento per la riduzione di fatturato non appare significativo e si propone, esclusivamente per tale categoria, che il raffronto venga fatto tra la stagione scialpinistica marzo/maggio 2021 rispetto a quella dello stesso periodo del 2019.
In materia di contributi per i prodotti alimentari, per incentivare anche le aziende di dimensioni più grandi, si propone - una volta soddisfatte tutte le richieste - di valutare un ulteriore contributo in base al fatturato.
Per quanto concerne invece i contributi per gli investimenti è presente una forte preoccupazione in merito alle tempistiche stabilite per la presentazione delle richieste che potrebbero generare una sorta di clickday penalizzante per determinate attività e per investimenti di maggiore entità. Al riguardo la Chambre chiede quindi di valutare l’eventuale predisposizione di finestre temporali differenziate di accesso con una relativa definizione di specifico budget per ogni singolo blocco.
Dal settore agricolo arriva invece la segnalazione su come la divisione in fasce previste non risponda alle esigenze delle imprese e si propone di eliminare la prima e la seconda fascia per crearne una unica con fatturato da 0 a 400 mila euro, con un contributo previsto da 75 mila euro.
Sul tema delle politiche del lavoro infine le associazioni ritengono di fondamentale importanza avere maggiori informazioni in merito alle modalità e alle tempistiche di attuazione delle iniziative previste. Il rischio è di rallentare le decisioni che le imprese dovranno assumere in materia di personale.
Dal settore ricettivo e del ristoro si chiede infine attenzione ai dipendenti assunti con contratti di lavoro a tempo determinato includendo anche i lavoratori stagionali nelle misure a sostegno dell’occupazione e prevedendone la retroattività.