Domenica le elezioni del Consorzio Pesca

Si svolgeranno domani, domenica 30 maggio, le elezioni per il rinnovo - per il periodo dal 2021 al 2024 - dei rappresentanti dei pescatori nel Consiglio di amministrazione del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca. Possono votare i circa ottocento soci del Consorzio Pesca residenti in Valle d’Aosta, maggiorenni e in regola con il pagamento della quota associativa del 2020.

I seggi saranno aperti solo la mattina e sono sparsi in diverse località della Valle d’Aosta, da Morgex a Pont- Saint-Martin. L’orario delle votazioni è compreso tra le 8.30 e le 12.30. Ad Aosta si voterà in presenza nella sede del Consorzio Pesca in corso Lancieri di Aosta.

Sarà poi il Cda ad eleggere al proprio interno il presidente del Consorzio, ruolo ricoperto oggi da Antonio Crea, candidato alle elezioni di domani nella Comunità 4, Mont Emilius e Aosta. In corsa con lui ci sono René Cuignon e Piero Diego Verducci. Gli altri candidati rappresentanti dei pescatori sono: René Marius Rey (comunità 1, Valdigne-Mont Emilius), Nadir Charles e Pietro Ferraro (comunità 2, Grand Paradis), Gianfranco Teggi (comunità 3, Grand Combin), Giampiero Valentino (comunità 5, Mont Cervin), Ugo Favre (comunità 6, Evançon), Giovanni Antonio (comunità 7, Mont-Rose), Mario Lazier (comunità 8, Walser).

Alcune sezioni comunali nei giorni scorsi avevano puntato l’indice sulla gestione del Consorzio, in particolare riferendosi alle semine nei corsi d’acqua, nei laghi alpini.

«Nonostante il clima un po’ agitato - risponde l’attuale presidente Antonio Crea - lascio il Consorzio in buone condizioni, perché si è raggiunta un’autonomia importante. Il Consorzio, oggi, può contare sui circa 280mila euro annui in più l’anno, derivanti dalla norma dei sovracanoni delle derivazioni d’acqua. Dal 2020, abbiamo dunque la possibilità di muoverci meglio a cominciare dal fatto che in futuro il Consorzio potrà fare investimenti per lo stabilimento ittico di Morgex. Nei prossimi 4 anni il Consorzio dovrà tenere necessariamente conto delle esperienze del passato e della situazione attuale, avere un occhio di riguardo e una chiara visione per l’attivazione delle azioni future».

«I prossimi 4 anni saranno decisivi per non far collassare del tutto un sistema, già in forte debito di ossigeno. - sostiene Piero Diego Verducci - È evidente che la normativa non è stata recepita correttamente se risultano autorizzate delle semine in cui una sezione di pesca della Bassa Valle lamenta di aver ricevuto, il 15 aprile scorso, 70mila trotelle di appena 2 centimetri da seminare nel Lys. Se il presidente ha autorizzato quelle semine perché non continuare? Se, invece, non si poteva fare, che è successo, quali sarebbero le conseguenze? Quale materiale è stato immesso? I pescatori avrebbero dovuto essere informati di questa impossibilità di seminare nelle acque valdostane prima dell’inizio della stagione e non dopo avere pagato la licenza di pesca».

Pescatore fin da ragazzino, René Cuignon è il più giovane dei tre candidati di Aosta. «Tutto il mondo della pesca, anche in Valle d’Aosta, sta cambiando velocemente. - sottolinea - Senza accusare nessuno, dico che abbiamo perso tanto tempo e non ci siamo mossi con una visione e un’ottica del futuro per quanto riguarda il nostro settore. Il nostro mondo di pescatori valdostani ha bisogno di un po’ di pace, di guardare a uno sviluppo turistico; bisogna avvicinare i giovani facendo loro capire che l’attività della pesca è molto importante dal punto di vista naturalistico. Quello che farei io, se fossi alla guida del Consorzio, sarebbe innanzitutto mettere pace in questa guerra tra pescatori tradizionali e pescatori a mosca che non porta altro che danno al nostro mondo. Il Consorzio deve avere un dialogo con le sezioni. E, soprattutto, bisogna avere il coraggio, sempre dialogando, di affrontare delle tematiche a muso duro e cercare di risolverle».