Svezia e Svizzera, l’Alberghiero guarda all’estero

Svezia e Svizzera, l’Alberghiero guarda all’estero
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Un progetto didattico sullo spreco alimentare per riconoscere la sotto-cultura dello spreco e porvi un rimedio strutturale, ideato dallo chef Massimo Malantrucco, già presente in televisione nei programmi «La Prova del cuoco» su Rai Uno e «La banda dei fuoriclasse» su RaiGulp.

Il progetto, promosso dall’ambasciata di Svezia a Roma, implementando uno scambio interculturale italo-svedese, ha visto ancora protagonista l’Ecole Hôtelière di Châtillon.

«E’ stato scelto il tema dello spreco alimentare come esempio per far individuare ai ragazzi i meccanismi che portano alla sotto-cultura dello spreco in generale, creando parallelismi con lo sperpero di tempo, di energie, di risorse, di turismo. Uno spreco in senso lato e profondo» spiega Massimo Malantrucco, consulente di ristorazione e formatore. «L’anno prossimo vorremmo proporlo dalle scuole primarie in su. Quest’anno il progetto ha visto l’inaugurazione a ottobre presso l’Ambasciata di Svezia a Roma e ha coinvolto, a livello nazionale, 15 istituti alberghieri e 700 ragazzi fino al mese di aprile. La fruizione si è svolta principalmente tramite la piattaforma web “essenzaspreco.it” e l’app dedicata EssenzaSpreco, contenente lezioni per gli alunni. Sono state, inoltre, realizzate 3 dirette a settimana su Instagram con la partecipazione dei ragazzi, che potevano dialogare con gli ospiti: psicologi, biologi, storici». E 3 ragazzi dell’Alberghiero di Châtillon si sono piazzati ai primi posti: Nantas Quaranta primo, Davide Di Cori secondo e Maurizio Timpano quinto; 2 di questi ragazzi verranno ospitati nella villa privata dello chef Massimo Malantrucco di Rocca Sinibalda in provincia di Rieti, insieme agli studenti di altri alberghieri, nel fine settimana da venerdì 9 a domenica11 luglio, «Si incontreranno di persona per fare attività insieme e scoprire il territorio» precisa lo chef.

Sempre in tema di collaborazioni transfrontaliere, vi è anche un progetto interreg italo-svizzero che nasce dalla volontà di attivare degli scambi tra 2 scuole professionali: l'Ecole Hôtelière di Châtillon e l'Ecole Professionnelle Commerciale et Artisanale - Epca di Sion. Un'opportunità di scambio tra docenti e alunni che andranno a conoscere una realtà vicina grazie a sessioni di laboratorio e di teoria legate al mondo della ristorazione e dell’ospitalità.

«È la prima volta che l'Ecole Hôtelière de la Vallée d'Aoste partecipa a un progetto Interreg e sono davvero orgogliosa di questo passo che abbiamo compiuto» commenta Jeannette Bondaz presidente della Fondazione per la formazione turistica. «Abbiamo incontrato i nostri partner svizzeri e discusso a lungo sull'organizzazione delle scuole per permettere uno scambio di buone pratiche» aggiunge. Il direttore dell'Epca René Constantin ha illustrato la loro offerta formativa, che propone un servizio molto ampio e basato sulla qualità grazie a un rapporto stretto con le associazioni di categoria, che hanno il compito di delineare gli obiettivi strategici da raggiungere. «L'Ecole Hôtelière dal 2019 ha intrapreso la stessa strada e questo progetto è la dimostrazione della forte volontà di confronto con realtà vicine per capire meglio quali siano gli obiettivi prioritari in materia di ospitalità» conclude Jeannette Bondaz. «La Svizzera è riconosciuta a livello mondiale per la qualità offerta in tale ambito formativo e la Valle d'Aosta può oggi stringere un accordo che potrà nel tempo toccare anche altri ambiti».

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