Pro Loco in attesa di certezze per l’estate Intanto cambiano le norme burocratiche
«Il momento è difficile. Gli eventi si svolgeranno presumibilmente tra luglio e settembre, ma è ancora tutto in stand by». Così definisce questo periodo Pericle Calgaro, presidente dell’associazione che riunisce le Pro Loco valdostane. Non avendo alcuna certezza su quando la Valle d’Aosta potrà aprirsi alle altre regioni, tornando gialla, e sulla data dalla quale si potranno organizzare gli eventi, le associazioni sono con le mani legate. «Si parla di giovedì 1° luglio come data di partenza per le manifestazioni» dichiara Pericle Calgaro, «Che andrebbero preparate in anticipo, però disponendo di maggiori certezze. Quindi, per ora, è difficile parlare di annullamenti e allo stesso modo di conferme, tranne che per la Sagra della Seupa à la Vapelenentse, che si terrà a luglio a Valpelline. Tutte le sagre, soprattutto quelle estive, sono infatti molto apprezzate sia dai residenti che dai villeggianti. Se non c’è mobilità tra regioni, si vanifica tutto. Inoltre, attraendo grandi numeri, bisogna anche essere sicuri di poter ospitare i turisti nelle strutture ricettive. Per le feste enogastronomiche siamo ancora in attesa dei protocolli da seguire».
Molte Pro Loco hanno il direttivo in scadenza e stanno valutando quando e come - se in presenza o in videoconferenza - convocare l’assemblea per i rispettivi rinnovi. «Stiamo aspettando di capire come incontrarci» conferma Pericle Calgaro. Nel frattempo si stanno organizzando per potersi trasformare in Associazioni di Promozione Sociale (APS), come previsto dalla legge 117 del 2017 per il Terzo Settore. La norma prevede che questi sodalizi dovranno iscriversi nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), non appena sarà attivato dal Ministero del Lavoro.
«E’ un adempimento importante, poiché andranno convocate delle assemblee straordinarie per modificare gli statuti e adeguarli al nuovo modello di “statuto base”, previsto dal Ministero del Lavoro. Entro la fine di maggio è attesa questa bozza di statuto, che al momento va ancora definita a livello nazionale».
«Il morale non è alto - conclude Pericle Calgaro - Siamo fermi da marzo 2020, con la sola eccezione dell’estate 2020, in cui per l’organizzazione di grandi eventi si andava comunque con il “freno a mano tirato”. A oggi la voglia di fare ci sarebbe, però non mancano dubbi e timori».
Con l’assessore regionale al Turismo Jean-Pierre Guichardaz, «Il dialogo è sempre aperto, sia perché le Pro Loco sono un po’ le sentinelle sul territorio, sia perché per organizzare le manifestazioni bisogna coordinarsi, senza accavallarsi. Quest’anno siamo tutti un po’ in ritardo, in attesa di direttive».