Delitto Serban, Gabriel Falloni ora è accusato anche di rapina

Delitto Serban, Gabriel Falloni ora è accusato anche di rapina
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All’accusa di omicidio volontario si è aggiunta quella di rapina aggravata. Per questo motivo a Gabriel Falloni, il 36enne originario di Sassari e residente a Nus, detenuto per l’omicidio di Elena Raluca Serban, la rumena 32enne di Lucca uccisa nell’alloggio che affittava in viale Partigiani ad Aosta, è stato notificato in carcere un secondo mandato di custodia cautelare, L’uomo, arrestato mercoledì 21 aprile dalla Polizia e che ha confessato il delitto commesso 4 giorni prima, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del Gip. A difenderlo sono agli avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni. Gabriel Falloni è accusato dagli inquirenti di aver sottratto dalla casa della vittima, conosciuta su un sito di incontri per escort, circa 8mila euro. Gli accertamenti sulla vicenda hanno incluso le testimonianze di alcuni clienti della 32enne. A dei debiti ai quali Gabriel Falloni non riusciva a far fronte, gli investigatori della Squadra Mobile attribuiscono il movente della rapina. Le indagini sull’omicidio, coordinate dai pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi, sotto l’egida del procuratore capo Paolo Fortuna, avevano portato a Gabriel Falloni partendo dalle immagini della videosorveglianza all’ingresso condominio di viale Partigiani. Le riprese lo hanno immortalato nel pomeriggio di sabato 17 mentre entrava nell’edificio, dopo aver parlato al telefono con Elena Raluca Serban. Dal palazzo teatro del delitto, Gabriel Falloni è uscito 38 minuti più tardi. Aveva con sé una borsa sportiva di marca Arena di proprietà vittima. Dentro ad essa, secondo il racconto di Gabriel Falloni durante la confessione, vi erano il coltello usato per uccidere Elena Raluca Serban - trovata senza vita riversa in bagno con una profonda ferita da arma da taglio sul lato sinistro del collo -, i telefonini di quest’ultima, i suoi vestiti e le lenzuola. Gabriel Falloni ha poi ammesso di aver preso una busta con il denaro. Soldi spesi per gli spostamenti dopo il delitto, per pagare l’affitto di casa, per comprare 2 telefoni che ha mandato ai nipoti in Sardegna e per un’offerta in una chiesa.

L’uomo era fuggito dalla Valle d’Aosta il giorno dopo l’omicidio, ovvero domenica 18 aprile, poco dopo la scoperta del cadavere della 32enne. A dare l’allarme era stata la sorella, che vive a Lucca: non riusciva più a mettersi in contatto con lei e, così, aveva raggiunto Aosta con la madre e le 2 donne si erano rivolte ai Vigili del fuoco. Grazie ai tabulati telefonici, gli agenti della Questura avevano individuato l’assassino a Genova, città in sui si ipotizza si fosse recato con l’intenzione di imbarcarsi su un traghetto e far perdere le sue tracce tornando in Sardegna. Le manette ai polsi di Gabriel Falloni sono scattate mentre tornava nella sua casa a Nus. Era a bordo di un taxi che è stato intercettato e fermato dalla Polizia. Secondo la versione dell’uomo, l’omicidio sarebbe avvenuto dopo una lite con la donna a causa di una battuta a sfondo sessuale. Lui la avrebbe perciò afferrata al collo ma lei è riuscita a divincolarsi e ad afferrare un coltello minacciando di chiamare la Polizia. Gabriel Falloni, durante la successiva collutazione, si era impadronito dell’arma da taglio con cui poi ha ferito a morte al collo Elena Raluca Serban che è poi morta dissanguata.

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