Casinò, apertura solo il 1° luglio Politica al lavoro per anticipare

Casinò, apertura solo il 1° luglio Politica al lavoro per anticipare
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La Regione Valle d'Aosta chiede una «ragionevole anticipazione» dell'apertura del Casinò di Saint-Vincent e «interventi economici di sostegno dopo mesi di chiusura forzata». La richiesta arriva dopo che il decreto legge del governo Draghi ha fissato a giovedì 1° luglio prossimo la data della riapertura per case da gioco, sale scommesse e sale giochi. Una scelta, si legge in una nota della Presidenza della Regione, «Che penalizza il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e l'indotto che ne deriva nel settore turistico e commerciale» e rispetto alla quale «La Giunta regionale della Valle d'Aosta protesta energicamente». Secondo il governo Lavevaz «Sin da subito i casinò sono finiti nel mirino del comitato tecnico scientifico, che ha ingiustamente classificato le case da gioco “a livello medio alto con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione"». La Giunta ritiene invece che «I livelli di sicurezza siano elevati, i protocolli sicuri e le case da gioco vadano anche considerate come presidi di legalità contro il dilagare del gioco d'azzardo illegale». In questo senso, prosegue la nota, «Dopo un inverno con gli impianti di risalita chiusi con un disastro per il settore turistico e la primavera con una classificazione di rischio spesso punitiva per la Valle d'Aosta, ora si manifesta anche il mantenimento della chiusura del Casinò, senza neppure garanzie chiare sui conseguenti ristori. Questi fatti non solo preoccupano ma creano l'ennesima incomprensione con lo Stato».

Sulla questione è intervenuto anche il senatore Albert Lanièce: «Il Governo continua a non prendere in considerazione il mondo della case da gioco. Un tema che affronto in Senato da gennaio e che, come fatto per il decreto ristori, continuerò ad affrontare con iniziative mirate. I casinò devono riaprire subito» dichiara.

La Lega spinge, però si va comunque a metà giugno

Pure la Lega propone di anticipare l'apertura dei Casinò. Con un emendamento presentato da 12 deputati leghisti alla legge di conversione al Decreto riaperture si chiede la ripresa delle attività di gioco dalla data di entrata in vigore. L'apertura solo a luglio «Avrebbe penalizzato - spiega una nota della Lega Vallée d'Aoste - anche il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e il suo indotto. Casinò che, a differenza di altre case da gioco, ha garantito alla Regione Valle d'Aosta il pagamento della decade senza alcuna interruzione nonostante il periodo di chiusura a causa del Covid-19. Denaro che poi è entrato a far parte del bilancio regionale». L’iter di conversione del Decreto riaperture, tra Camera e Senato, però potrebbe concludersi non prima della metà di giugno. Quindi nella migliore dell’ipotesi lo «sconto» rispetto alla prospettata apertura a luglio sarebbe giusto di un paio di settimane.

«Sicuramente è positivo che finalmente si parli di riapertura della casa da gioco e che sia stata fissata una data. - dichiara dal canto suo Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt - Quello che non è condivisibile è che la gran parte delle attività al chiuso riapriranno, per fortuna dal 1° di giugno, mentre il gioco potrà partire solo il 1° luglio. Purtroppo si continua a considerare queste aziende ad alto rischio di contagio quando in realtà le misure e i protocolli di sicurezza che vengono utilizzati sono molto rigidi e per certi versi ancora più stringenti di altre realtà. La decisione è quindi sicuramente discriminatoria e penalizza fortemente il settore. L'auspicio e il nostro impegno sono finalizzati a far sì che la data di riapertura possa essere anticipata di qualche giorno. Per esempio far coincidere la ripartenza delle case da gioco con il venir meno del coprifuoco il 21 giugno».

Concordato, nuova tappaE' stata fissata per lunedì prossimo, 24 maggio, l'udienza in camera di consiglio presso il tribunale di Aosta per l'omologa del nuovo piano concordatario in continuità della Casinò de la Vallée spa, dopo che il primo era stato annullato per un vizio formale dalla Corte d'appello di Torino nel luglio 2020. In base al piano, è previsto il pagamento integrale dei crediti prededucibili, il pagamento integrale dei creditori privilegiati e «Un soddisfacimento in misura, almeno, pari all'80 per cento, per i creditori chirografari» entro il 2024. È di 21,3 milioni di euro il debito vantato dai 303 creditori, che a maggioranza hanno dato il via libera al piano. La riapertura il 1° luglio prossimo, prevista dal decreto legge del governo Draghi, è proprio la data che il piano di concordato, redatto nei mesi scorsi, prende in considerazione per la ripresa delle attività.

«Io faccio riferimento al piano concordatario, dove è scritta proprio quella data, 1° luglio. Ciò vuol dire che c’è la sostenibilità economica, arrivare a luglio non ci pone criticità. - afferma infine l’amministratore unico del Casinò Filippo Rolando - Poi, se si riesce ad aprire prima, è meglio, certo. Non dimentichiamo che lunedì 24 maggio è prevista l’udienza in Tribunale. Quindi in questo senso ogni considerazione è sempre meglio farla dopo».

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