Morgex rilancia lo storico vigneto di La Piagne “In estate potrà ospitare anche eventi culturali”
L’antico vigneto La Piagne, risalente alla metà dell’Ottocento, torna a identificare Morgex con un attento progetto di recupero e valorizzazione portato avanti grazie a fondi europei Alcotra, che consentirà di accogliere con evento ad hoc i tanti turisti che in estate frequentano la zona.
“Queste viti storiche sorgono in una posizione caratteristica, un anfiteatro roccioso naturale che per noi ha un valore simbolico altissimo. - spiega il sindaco di Morgex Federico Barzagli - Grazie al progetto “Route des vignobles alpins” si è potuto procedere alla riqualificazione di tutta l’area, al ripristino dei muretti di sostegno e alla posa di un sistema di illuminazione che permetterà di sfruttare l’area anche di notte. A breve verranno anche collocati dei pannelli esplicativi che consentiranno a tutti di raggiungere facilmente e visitare il vigneto. L’augurio è che per la prossima estate i nostri ospiti possano ammirare da vicino questa opera, dove sarà possibile organizzare anche eventi culturali”.
Il vigneto La Piagne è collocato a 1.100 metri di quota e si può raggiungere percorrendo una mulattiera che si incrocia sulla strada che collega i villaggi di Lavancher e Villair. Nelle settimane scorse è stata portata a termine un’importante opera di restauro per quello che, per l’intera comunità di Morgex, è un vero e proprio monumento, simbolo del paese e del duro lavoro dei suoi vignerons.
Da circa quindici d’anni La Piagne, che ospita il vigneto autoctono valdostano Prié Blanc, è stato acquisto dalla Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle. Attualmente sul territorio di Morgex, oltre alla cooperativa, sono presenti 5 cantine vinicole: La Crotta de la Meurdzie di Marziano Vevey, La Maison Vevey Albert, le aziende di Ermes Pavese e Piero Brunet e la recentissima Cafè Quinson Winery, creata da Joselie Buillas, figlio di Agostino Buillas del Cafè Quinson, che ha voluto riprendere la tradizione iniziata all’inizio del Novecento da Thomas Quinson, che nel suo locale vendeva il vino prodotto dalle uve direttamente coltivate da lui.