I 100 anni di Giulio De La Pierre, fu partigiano della Brigata Lys
Nella bella casa di località Perletoa, che si trova sulla strada verso Gressoney-La- Trinité, la famiglia De La Pierre si ritrova tutte le estati e durante le vacanze di Natale. E ancora nella scorsa stagione estiva si poteva incontrare il partigiano “Livio” - questo era il suo nome di battaglia - camminare sulle sue amate montagne, anche se ormai da molti anni Giulio De La Pierre vive in pianta stabile a Borgofranco d’Ivrea insieme alla moglie Maria Sertorio, 90 anni, originaria di Torino, sposata dal 1952.
Una passione quella per le camminate e per la natura che è rimasta inalterata nel tempo è che forse è il segreto della sua longevità oltre all’ottimismo, all’amore per la vita e per le persone, come sottolinea l’unica figlia Luisa, 66 anni, che di professione fa il medico e vive a Milano.
Proprio a Borgofranco martedì scorso, 4 maggio, Giulio De La Pierre ha festeggiato il traguardo del secolo di vita, circondato da familiari, amici e alla presenza anche di una delegazione dell’Anpi Mont Rose giunta appositamente da Pont-Saint-Martin e da alcuni rappresentanti della sezione di Ivrea.
Giulio de La Pierre, ingegnere, durante la Seconda Guerra Mondiale, all’inizio del 1944, si unì alle forze partigiane della Bassa Valle ed entrò a fare parte della terza Brigata Lys che all’epoca operava a Perloz e che contava una quarantina di aderenti.
Di quello storico gruppo, “Livio” è l’unico sopravvissuto, essendo mancato lo scorso anno, all’età di 100 anni anche lui, Edoardo Dellea di Pont-Saint-Martin che militava nella stessa brigata.
«Livio è stato contentissimo di ricevere la nostra visita - racconta Marie Badery dell’Anpi di Pont-Saint- Martin che, insieme a Giorgio Fragiacomo, si è recata a Borgofranco in occasione della ricorrenza - Mio papà e mio zio, Bono e Noè Badery, purtroppo già mancati, erano rispettivamente il suo comandante e il vicecomandante della brigata partigiana e quindi Giulio De La Pierre era particolarmente emozionato nel vederci. Gli abbiamo portato anche una speciale maglietta con la foto di tutti i suoi ex compagni oltre a un quadro realizzato da Barbara Tutino, figlia del partigiano Saverio “Nerio” di Cogne, ed era felicissimo per questi doni inaspettati».
Giulio De la Pierre ha trascorso quasi tutta la sua vita a Borgofranco dove negli anni Cinquanta aveva fondato l’azienda Motori Baltea che progettava e costruiva motori diesel per barche e trattori e che rimase in attività fino agli anni Settanta. Dopo esperienze lavorative in altri settori, era poi andato in pensione alla fine degli anni Ottanta. Negli ultimi anni si è dedicato a portare nelle scuole della zona la sua esperienza e nel 2017 ha anche pubblicato il volumetto “La nostra memoria, storie di guerra e di pace, di impegno e di libertà”.
I suoi due fratelli Giorgio e Marco sono già mancati: il primo, anch’egli ingegnere, nel 2014, all’età di 94 anni, il secondo, di professione medico, nel 2017. Entrambi sono sepolti nel cimitero di Gressoney-Saint-Jean dove si trova la tomba di famiglia. In particolare, Giorgio, il primogenito dei fratelli De La Pierre, era una figura molto conosciuta a Borgofranco dove è stato sindaco dal 1951 al 1975 e per 20 anni ha guidato le industrie Alcan.
Nella mattinata di oggi, sabato 8 maggio, una rappresentanza del Comune di Borgofranco consegnerà una targa all’ex partigiano. «Siamo lieti di questa ricorrenza. - commenta il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca - Giulio è il terzo centenario che abbiamo l’onore di festeggiare in pochi mesi, dopo Antonio Ferrera, che ha compiuto 100 anni lo scorso 20 ottobre, anche lui partigiano, e Alessandro Ricci che il traguardo del secolo l’ha raggiunto l’11 di febbraio scorso».