Pronto a rivivere l’organo della chiesa di San Nicola: non suona da più di trent’anni, il restauro in autunno
Per più di trent'anni ha taciuto, dimenticato in cantoria: ora, tempo un paio d'anni, l'organo ottocentesco della chiesa parrocchiale di La Thuile dedicata a San Nicola tornerà a far sentire la sua voce. L'ultimo organista ufficiale era stato Cesarino Martinet, nonno dell'attuale sindaco Mathieu Ferraris, poi la cantoria si è spostata dal coro alla navata e lo strumento è caduto in disuso.
"L'abbiamo riscoperto da poco, dimenticato dietro oggetti non usati. - racconta il parroco don Eugen Mateias - Ci siamo accorti che suonava ancora, anche se non era accordato". Costruito nel 1856 da Giovanni Franzetti di Intra, l'organo è a trasmissione meccanica, dotato di 20 registri, un manuale (tastiera) di 61 note e di una pedaliera di 24 note. Un primo restauro alla fine degli anni Sessanta aveva portato alla copertura dei tasti in legno con la plastica e a una nuova pedaliera. Unendo le forze, finanziarie, potrebbe tornare all'antico splendore: il preventivo della ditta incaricata dei lavori specializzata in organi da chiesa, la Fratelli Marin di Genova, ammonta a circa 60mila euro. La metà dei fondi arriverà delle donazioni dell’otto per mille in favore della Chiesa Cattolica: "La Cei destina delle risorse al restauro - spiega Roberta Bordon, direttrice dell'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Curia di Aosta - e una parte può essere utilizzata per gli organi delle chiese, al massimo due l'anno".
Il progetto di La Thuile è già avviato e i lavori dovranno partire entro l'autunno. A giugno apriranno anche i bandi della Fondazione Crt, cui la parrocchia intende provare ad accedere, mentre altri 10mila euro arriveranno dal Comune grazie ad una delibera della Giunta comunale. "Abbiamo anche due parrocchiani che stanno studiando al corso “Organo per liturgia” alla Sfom di Aosta. - aggiunge don Eugen Mateias - Sono il vice sindaco Nicolas Praz e la direttrice della cantoria Monica Granier. Confidiamo poi nel supporto dei parrocchiani e dei turisti, che in passato ci hanno già aiutati nei lavori per il pavimento della chiesa: con l'estate, speriamo si possano tornare ad organizzare iniziative, magari concerti. In ogni caso, la ditta che si occupa dei lavori ci ha garantito che inizierà anche senza avere già a disposizione l'intera somma necessaria". Torneranno quindi a vibrare le 42 canne in stagno fine e potrebbe essere ripristinata anche la pedaliera originaria, che gli organari hanno trovato nascosta da quella nuova. Lo strumento sarà smontato, a eccezione della cassa e di una parte della meccanica, e trasferito a Genova dove ogni pezzo sarà catalogato e restaurato in modo meticoloso, tanto che anche i chiodi originali saranno riutilizzati. A sostenere il progetto, in parrocchia, sono principalmente tre cantori, che hanno costituito una piccola commissione: sono il responsabile Bruno Boscardin, la direttrice Monica Granier e Renato Grange, che con Boscardin è anche membro del Consiglio Affari Economici della parrocchia. "Sarà un restauro importante - Monica Granier - e il fatto che ci siano nuovi organisti in formazione ci motiva ancora di più ad avere di nuovo un organo bello e funzionante".