Raimondo Cuaz, l’uomo dei rally

Raimondo Cuaz, l’uomo dei rally
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Ha colto tutti di sorpresa la notizia dell'improvvisa scomparsa di Raimondo Cuaz, 72 anni, avvenuta nella serata di sabato scorso 1° maggio nella sua casa di regione Bioula ad Aosta a seguito di un improvviso malore.

Nato ad Aosta il 27 novembre 1948, Raimondo Cuaz sin da bambino aveva coltivato la curiosità per le quattro ruote, diventando nel tempo un grandissimo appassionato di auto da corsa, in particolare di rally. Non avendo mai avuto la possibilità di guidare un’auto da gara aveva scelto di seguire questo sport in una maniera diversa, diventando commissario di percorso, attività che ha portato avanti per tantissimi anni.

Alle gare era solito portare con sé il figlio Francesco, che proprio seguendo le orme del padre si era innamorato di questo sport a tal punto da diventare navigatore. Raimondo Cuaz era però un amante delle auto a 360 gradi e per lui i motori non avevano segreti: anni fa aveva comprato una Lancia Delta GT ie rossa del 1992, una vettura che lo faceva sognare. La sua vita lavorativa era stata quanto mai variegata e molti se lo ricordano ancora quando gestiva la pompa di benzina di via Clavalité ad Aosta. Nel suo percorso lavorativo è presente anche una breve esperienza come imprenditore nel settore dell’edilizia mentre per diversi anni, prima della pensione arrivata nel 2007, si era occupato di un’utodemolizione a La Grenade di Sarre.

Raimondo Cuaz - aspetto burbero e un cuore grande - era vice capogruppo degli Alpini di Saint-Martin-de-Corléans ed era sempre in prima linea pronto a spendersi nell'organizzazione di feste ed eventi. Era anche stato per un lungo periodo capo distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Saint-Martin.

Una volta in pensione si è dedicato alla cura delle vigne e di un frutteto: non aveva mai un momento comunque riusciva però a ritagliarsi il tempo per seguire insieme, alla moglie Lina Alliod, le gare del figlio Francesco, l'ultima in occasione del Rally del Canavese del febbraio scorso. “Per me era una persona speciale - ricorda Ivano Passeri, pilota valdostano di rally - che mi ha visto crescere. Aveva una passione incredibile per le auto, anche quelle d'epoca, e non mancava mai ai grandi appuntamenti, come ad esempio l'Aosta-Gran San Bernardo”. Al momento non è ancora stata decisa la data del funerale. Raimondo Cuaz lascia anche le sorelle Eugenia e Alessandra.

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