Le ceneri degli animali d’affezione nella tomba del proprietario In Liguria è possibile, in Valle d’Aosta sono ancora «rifiuti speciali»

Pubblicato:
Aggiornato:

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Albenga, in provincia di Savona, ha approvato alcune modifiche al regolamento di polizia mortuaria inserendo la possibilità di far tumulare le ceneri degli animali d’affezione nello stesso loculo o nella tomba del proprietario, come previsto peraltro da una legge approvata dal Consiglio regionale della Liguria martedì 30 giugno 2020. La sepoltura del «migliore amico» - cane o gatto per esempio - quindi in Liguria potrà avvenire anche nelle tombe di famiglia.

Una prospettiva che potrebbe risultare interessante anche per tanti valdostani. Però per poter arrivare a questo bisogna mettere mano alle normative vigenti nella nostra regione in tema di polizia mortuaria.

«E’ sicuramente un’opportunità importante - sostiene Marco Camandona, titolare dell'omonima agenzia di onoranze funebri di corso Battaglione Aosta - soprattutto in un momento come questo in cui il mondo si sta orientando verso soluzioni sempre più sostenibili. Questa iniziativa assumere ancora maggior valore se si pensa che gli animali morti spesso vengono gettati nei cassonetti dell'immondizia generando problemi sanitari, senza affidarsi per il loro smaltimento al veterinario. Si noti che dove è possibile la cremazione, cresce la percentuale di persone che chiedono di riavere indietro le ceneri del loro animale per poi disperderle oppure per tumularle nella tomba del proprietario. In questo senso in Valle d'Aosta al momento siamo di fronte ad un vuoto normativo e lo smaltimento degli animali è solamente in capo ai veterinari».

«La nostra azienda - prosegue Marco Camandona - aveva in progetto la realizzazione di un forno crematorio per gli animali d’affezione di piccola taglia che avremmo voluto realizzare a Saint-Christophe, nella zona industriale. Si sarebbe trattato di un servizio in più per i nostri clienti. Ci era stato risposto che si poteva costruire nell’area cimiteriale a disposizione di tutti, però questa soluzione non ci interessava, visto che il nostro intento era quello di offrire un servizio aggiuntivo alla nostra utenza. Al momento in Valle d’Aosta i resti degli animali di affezione, e non parliamo solo di cani e gatti, anche di conigli, topolini, furetti e quant’altro, sono considerati dei rifiuti speciali con delle precise norme riguardanti il loro smaltimento».

Per quello che infine riguarda le ceneri umane la situazione invece è opposta. «In questo senso la Valle d'Aosta è all’avanguardia e non vi è l’obbligo di custodirle in cimitero, nel senso che gli eredi possono decidere cosa fare in base ad una specifica legge regionale che consente pure la dispersione delle ceneri in natura oppure la loro custodia in casa» illustra Marco Camandona.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930