Sci alpino, l’Asiva cresce bene i suoi talenti: il bilancio dell’annata della categoria Ragazzi

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La stagione dello sci alpino della categoria Ragazzi è andata in archivio con una certezza: Anais Lustrissy del Crammont, classe 2007, è stata di gran lunga l’atleta più continua di tutto l’inverno. Due medaglie agli Italiani, tante vittorie in Valle d’Aosta nelle gare di circuito e i successi al “Pinocchio” e all’Alpe Cimbra hanno fatto della ragazzina di Morgex una delle atlete più interessanti per il futuro dell’Asiva.

“Rispetto alle sue coetanee - ammette Luca Liore, tecnico delle squadre Asiva e responsabile per il Comitato del progetto Children - Anais è fisicamente già più completa e questo ha fatto la differenza. L’anno prossimo la vedremo tra gli Allievi, speriamo che il suo processo di crescita possa continuare perché è un’atleta molto interessante”. Dietro di lei il nulla? Non è affatto così. “La categoria Ragazzi - continua Luca Liore - è difficile da interpretare, perché vi gareggiano giovani atleti in piena fase di sviluppo. C’è chi è già grande mentre altri hanno un gap fisico da recuperare, sono variabili importanti da tenere in considerazione. Per restare tra le ragazze sono contento della stagione di Sofia Fumagalli del Club de Ski Valtournenche, di Giulia Ceresa del Gressoney e di Clara Parma del Courmayeur, anche loro del 2007 e capaci di entrare nelle 10 ai Campionati Italiani. Mi dispiace invece di non aver potuto vedere all’opera Charlotte Pramotton, pure lei del Courmayeur, che quest’anno non ha gareggiato a causa di un infortunio al ginocchio. Si è operata a febbraio e dovrebbe tornare per la prossima stagione, era e resta un’atleta importante per il futuro dell’Asiva”. Luca Liore ammette di aver seguito meno il circuito Ragazzi rispetto a quello degli Allievi, “Anche se la prossima estate, con l’Asiva, organizzeremo dei raduni atletici per entrambe le categorie, in modo da provare un avvicinamento comune alla stagione agonistica. Per quanto concerne le atlete al primo anno è interessante Eleonora Samà Sacchi del Club de Ski, anche se bisogna ammettere che trarre conclusioni su atleti così piccoli, dopo il primo anno di categoria, è molto difficile ”.

Passando ai maschi, Luca Liore sottolinea quanto sia mancato agli Italiani un atleta come Riccardo Parini: il portacolori dell’Aosta ha dovuto saltare la rassegna tricolore perché positivo al Covid-19 (per fortuna con sintomi lievi). “E’ un atleta molto valido così come Samuel Bal e André Bieller del Crammont - continua Luca Liore - e non voglio dimenticare i gemelli Ludovico e Leonardo Rosaschino del Rutor di La Thuile, anche loro capaci di centrare la top ten agli Italiani. Al maschile vale ancora di più la questione del gap fisico già fatta per le ragazze: le differenze sono abissali, i risultati vanno presi con le molle. Ho visto poche gare, mi è piaciuto tra i ragazzi del 2008 Thomas Carrozza del Club de Ski, il figlio di Manuel: nonostante sia ancora acerbo fisicamente, e non potrebbe essere altrimenti, ha delle ottime qualità”.

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