Messa in sicurezza della strada regionale numero 17 a Roisan Atteso a maggio il via al cantiere

Messa in sicurezza della strada regionale numero 17 a Roisan Atteso a maggio il via al cantiere
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Sembra finalmente giunto a un punto decisivo l’iter per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza della strada regionale numero 17, a Roisan, chiusa dalla frana del 27 ottobre del 2019. «Gli interventi dovrebbero cominciare nel prossimo mese di maggio ma dipende dai tempi di affido. - annuncia il sindaco Gabriel Diémoz - Lunedì dalla Regione mi hanno garantito che cercheranno di iniziare il prima possibile».

La strada regionale numero 17 è strategica perché collega il paese con la Regionale 28 per Bionaz e quindi con la Valpelline. Le maggiori difficoltà sono dovute al fatto che il traffico della Regionale è dirottato su una Comunale con carreggiata di ridotte dimensioni e con un tratto in forte pendenza già da sempre critico tra le località di Champapon e Le Moulin. Nei mesi scorsi sono stati eseguiti degli interventi migliorativi ma le problematiche rimangono.

Un punto sulla questione dei lavori alla strada regionale è stato fatto dal Comune sulla sua pagina Facebook martedì scorso, 20 aprile.

«Il Servizio geologico regionale informa che la gara di appalto per l’affidamento dei lavori si è conclusa, con un ritardo di qualche settimana a causa di alcuni intoppi sulla documentazione presentata da alcuni partecipanti. - si legge nella nota dell’Amministrazione - Il lavoro è stato quindi affidato ad un’impresa valdostana, di cui in questo momento non si può ancora svelare l’identità perché il contratto è in fase di perfezionamento per la verifica dei documenti presentati da parte della Regione. L’importo degli interventi ammonta a 1 milione 310mila euro. Il progetto esecutivo prevede la realizzazione di 2 barriere paramassi poste circa 5 metri a monte rispetto al ciglio della strada: saranno alte 7 metri e lunghe rispettivamente 70 metri (quella verso Valpelline) e 100 metri (quella verso Aosta). Durante l’estate 2020, la Regione oltre ad effettuare i rilievi della zona, ha implementato i sensori di movimento della parete che costituiranno lo scheletro su cui progettare le procedure di allarme/allerta per la popolazione. Il tempo stimato, sulla carta, per l’esecuzione dei lavori è sempre lo stesso, e cioè di 150 giorni, ovvero 5 mesi. Gli uffici regionali ricordano però che, qualora l’impresa lavorasse con più squadre contemporaneamente, i tempi di realizzazione potrebbero significativamente calare. Al momento non possiamo dire di più, se non che siamo in stretto contatto con gli uffici e gli Assessorati competenti per cercare di avere informazioni aggiornate e mantenere il giusto livello di attenzione su un problema che insiste sul nostro territorio ormai da troppo, troppo tempo».

«Vi ricordiamo che vige il divieto di percorrere sia il tratto di strada regionale che il settore di Ru Pompillard interessato dal fenomeno. - conclude il Comune - Al momento non sono ancora operativi i sistemi di comunicazione con il cittadino per la segnalazione di rischio. Prestate la massima attenzione: il pericolo di caduta di massi è presente e, in queste giornate di vento forte e grandi escursioni termiche, è elevato. Divellere le transenne o aggirarle, oltre ad essere vietato e punibile per legge, rappresenta un gesto incosciente».

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